Isvap: polizze abbinate a mutui, si cambia
Stop alle polizze assicurative legate ai mutui, che pesano sui consumatori con un livello “abnorme”. A stretto giro dopo l’ultimo incontro con le associazioni dei consumatori, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private (Isvap) ha emanato la nuova disciplina delle polizze legate ai mutui.La norma (introdotta con il provvedimento 2946) stabilisce che gli intermediari assicurativi, ivi incluse le banche e altri intermediari finanziari, non possono ricoprire simultaneamente il ruolo di distributori di polizze e di beneficiari (o vincolatari) delle stesse. “Si è posto fine in tal modo a un conflitto d’interesse penalizzante per i consumatori”, afferma l’Isvap, che ha annunciato l’entrata in vigore della disposizione – frutto di una consultazione che ha coinvolto anche le associazioni dei consumatori – a partire dal 2 aprile 2012, per offrire agli operatori il tempo di adeguarsi.
L’intervento si è reso necessario nei confronti di una pratica considerata “pregiudizievole per i consumatori” e che consiste nell’offerta di polizze in cui gli intermediari assumono anche la veste di beneficiari (o vincolatari), in un mercato – quello delle polizze connesse a mutui e prestiti da parte di banche e intermediari finanziari – che ha raccolto 2,4 miliardi di euro nel 2010.
Già nel 2009 l’Isvap aveva sollevato il caso, indagando sulle polizze assicurative abbinate a mutui e prestiti personali: era emerso che le polizze, anche se non obbligatorie, vengono di fatto imposte ai clienti quali garanzia per accedere al mutuo o al prestito, sono vendute quasi esclusivamente con premio unico da pagare anticipatamente all’accensione del mutuo o del prestito, richiedono provvigioni esorbitanti e con aliquote medie molto più elevate rispetto a quelle distribuite dagli agenti – dal oltre il 40% a punte del 79%. Dopo i primi interventi, andati sostanzialmente a vuoto, l’Isvap ha effettuato ad aprile di quest’anno una nuova indagine conoscitiva sulle polizze abbinate a mutui e finanziamenti: l’indagine non ha evidenziato modifiche nelle pratiche di vendita, poiché si continuava a registrare l’applicazione di livelli provvigionali molto elevati, con punte dell’80% dei premi. L’Isvap riporta questo esempio: “Sono risultati casi in cui ad un cliente di 40 anni per un’assicurazione temporanea per il caso di morte a copertura di un mutuo ventennale di 200.000 euro è stato chiesto un premio in unica soluzione di 9.636 euro, di cui 3.854 euro per la copertura tecnica del rischio e 5.782 euro per costi complessivi, di cui 5.011 a titolo di provvigione per l’attività di intermediazione (ossia il 52% del premio complessivo)”.
Le nuove norme soddisfano le associazioni dei consumatori, perché il regolamento Isvap svincola la polizza richiesta a garanzia dei mutui, che potrà essere stipulata anche con altre compagnie e non solo con quelle di proprietà delle banche. Commenta il segretario generale Adiconsum Pietro Giordano: “Il Regolamento Isvap pone fine alla scandalosa offerta delle banche di polizze sui mutui con aliquote dal 44% al 79% contro quelle del 20% richieste dagli intermediari. Il mutuo poteva venire a costare anche un +5-10% in più dell’importo erogato”.