Stabile a luglio la fiducia dei consumatori. L’Istat stima infatti che a luglio 2018 l’indice del clima di fiducia dei consumatori rimanga su livelli analoghi a quelli dello scorso mese (da 116,2 a 116,3) mentre anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese si stima una sostanziale stabilità. Per le associazioni dei consumatori sembra finita la “luna di miele” degli italiani col Governo Conte. O comunque i cittadini aspettano di vedere sviluppi concreti in direzione dello sviluppo e dell’economia e questo porta a una situazione sostanzialmente ferma.

“La stazionarietà dell’indice di fiducia dei consumatori – spiega l’Istat – riflette dinamiche eterogenee delle componenti: la componente economica e quella futura registrano un calo (da 142,8 a 141,7 e da 122,4 a 121,0 rispettivamente); invece, il clima personale e quello corrente, dopo la diminuzione degli ultimi tre mesi, tornano ad aumentare (da 107,1 a 107,8 e da 111,8 a 113,3)”.

L’Unione Nazionale Consumatori interpreta questo andamento come la fine della “luna di miele” dei cittadini col Governo. “Male, sembra già finita la luna di miele con il Governo Conte, come attestato dalla componente relativa alle attese sulla situazione economica dell’Italia che, dopo essere balzata da -22,3 di maggio a +1,6 di giugno, scende, tornando in territorio negativo, a -5 – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Non siamo ovviamente al divorzio, considerato che le altre componenti, come il giudizio sulla situazione economica dell’Italia, migliorano da -34,8 a -30,3, ma, rispetto alle prospettive future, evidentemente gli italiani ora attendono i primi risultati prima di esprimere un giudizio sul Governo. Insomma, nessuna carta in bianco”.

Per Federconsumatori si tratta di “un dato che rispecchia in pieno il clima di incertezza che avvolge l’intero Paese. A quasi 2 mesi dal giuramento del nuovo Governo, ancora tutto è fermo sul piano delle manovre economiche necessarie ad aprire spiragli positivi in direzione della crescita e dello sviluppo. Tutto ciò ha determinato una situazione di immobilismo, che si riflette sull’intero andamento economico”. Per il Codacons il dato è complessivamente positivo, considerato l’andamento dei mesi scorsi, e “gli italiani al momento non temono gli effetti dei listini sul proprio portafogli, ma si tratta di un equilibrio estremamente precario: non a caso la componente economica e quella futura dell’indice peggiorano, a dimostrazione che gli italiani attendono risultati concreti da parte del Governo prima di sbilanciarsi attraverso il proprio livello di fiducia”.


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