Istat, prezzi in su e record disoccupazione giovanile
Inflazione in salita e disoccupazione record. Il quadro dell’Italia non migliora: ad agosto l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,4% su luglio e del 3,2% su agosto 2011. Il carrello della spesa continua ad essere sempre più caro (+4,3%). A luglio il tasso di disoccupazione giovanile ha toccato il picco del 35,3%, in aumento dell’1,3% su giugno e del 7,4% su luglio 2011.
Sono i pesanti dati pubblicati oggi dall’Istat. Secondo le stime preliminari sull’inflazione, ad agosto l’aumento dei prezzi è stato causato soprattutto dai prezzi dei beni energetici non regolamentati (+3,3%), spinto dai rincari dei carburanti. Secondo le Associazioni dei consumatori la situazione è intollerabile.
Ha inciso anche l’aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+3,1%), dovuto al fatto che era estate, periodo di vacanze. Rispetto ad agosto 2011 il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 3,9% e quello dei servizi si porta al 2,3%, con una leggera riduzione del differenziale inflazionistico.
Passando al lavoro, a luglio il numero degli occupati è rimasto invariato (23.025 unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione, stabile rispetto a giugno al 10,7%, registra un aumento del 2,5% su luglio 2011. Ma a pagare il prezzo più alto di questa crisi del lavoro sono i giovani: i senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono il 35,3%, con un picco del 48%, su base trimestrale, tra le ragazze del Sud. E il ritmo di crescita annuo della disoccupazione giovanile è triplo rispetto a quello complessivo: le persone in cerca di lavoro sono 618 mila e rappresentano il 10,2% della popolazione in questa fascia d’età.