Istat: ad agosto sale fiducia di consumatori e imprese. AACC: dati (troppo) positivi
Ad agosto 2017 sale l’indice del clima di fiducia dei consumatori che passa da 106,9 a 110,8, rafforzando i segnali di miglioramento emersi nei mesi precedenti. Lo rileva l’Istat che anche mostra segnali positivi dalle imprese con un aumento spostandosi da 105,6 a 107,0. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in aumento: il clima economico e quello personale passano, rispettivamente, da 123,1 a 128,1 e da 101,6 a 105,6; il clima corrente sale da 106,3 a 109,3 e il clima futuro aumenta da 108,4 a 114,0.
I giudizi e le aspettative circa la situazione economica del Paese sono in miglioramento e contemporaneamente tornano a diminuire le aspettative sulla disoccupazione. Per quanto riguarda le opinioni sull’andamento dei prezzi al consumo, si rileva un aumento sia della quota di individui che ritengono i prezzi aumentati negli ultimi 12 mesi sia di quella di coloro che si aspettano un incremento nei prossimi 12 mesi.
“Dati indubbiamente positivi”, commenta Massimiliano Dona, “Per la prima volta aumentano quasi tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori. Ora speriamo che questo clima persista e perché questo accada è fondamentale che si ridia capacità di spesa alle famiglie”. In particolare, evidenziano dall’associazione, migliorano, contemporaneamente, anche le voci che in passato, a fronte di un rialzo del valore complessivo, continuavano a peggiorare, come il giudizio sul bilancio familiare, che ora sale da 9,3 a 13,4, il giudizio sulla situazione economica della famiglia, che passa da -30,8 a -28,1 e le attese sulla situazione economica della famiglia, da -11,1 a -6,8, ossia i dati che più influiscono sui consumi futuri. Unica componente in controtendenza, è l’opportunità attuale di acquisto di beni durevoli, che peggiora da -45,9 a -50.
Per Federconsumatori si tratta però di un quadro eccessivamente fiducioso e ottimista. “Non dimentichiamo, infatti, che poco più di un mese fa, la stessa Istat diffondeva dei dati sconfortanti relativi alla grave situazione di povertà e disuguaglianza esistente nel nostro Paese”.
