Investimenti, CTCU: Tribunale Bolzano condanna scarsa trasparenza informativa
Clamorosa sentenza emessa dal Tribunale di Bolzano contro la Cassa di Risparmio di Bolzano in favore di un investitore Altoatesino. Il giudice monocratico ha condannato la banca legali per responsabilità contrattuale al pagamento della somma di quasi 120.000 euro, oltre le spese. L’investitore si era rivolto nel 2014 al Centro Tutela Consumatori Utenti al fine di avere consulenza su investimenti effettuati con la Cassa nella seconda metà degli anni 2000 che avevano comportato notevoli perdite. Il CTCU ha affidato la tutela all’avv. Prof. Massimo Cerniglia che nel 2014 ha notificato l’atto di citazione contro la Cassa di Risparmio di Bolzano. Il processo è durato circa tre anni.
Con la sentenza del 9 maggio 2018, il Tribunale di Bolzano ha ritenuto che anche per investitori dotati di portafoglio di rilevante consistenza (quasi 3 milioni di euro) l’intermediario finanziario sia tenuto in caso di operazioni inadeguate per eccessiva concentrazione del rischio a fornire una informazione trasparente, completa ed esaustiva sui motivi per cui l’operazione è inadeguata e non può fornire tale informazione tramite criptiche dizioni poco comprensibili e trasparenti.
Nel caso esaminato dal Tribunale relativamente alla segnalazione di inadeguatezza “manca quindi una indicazione specifica che attiri l’attenzione del cliente sulla ritenuta inadeguatezza collegata all’ammontare degli ordini ed alla contestualità degli stessi, nonché sulle specifiche caratteristiche dei titoli oggetto delle segnalazioni”.
La sentenza sempre sull’argomento si richiama alla consolidata giurisprudenza della Cassazione sugli obblighi di trasparenza ed esaustiva segnalazione di inadeguatezza al fine di consentire da parte dell’investitore consapevoli scelte di investimento nell’ambito del primario interesse di tutela del risparmio costituzionalmente statuito.
La stessa sentenza riconosce la responsabilità contrattuale della Banca per aver negoziato dei titoli senza aver previamente consegnato all’investitore il documento sui rischi generali, che costituisce una garanzia di generale conoscenza degli strumenti finanziari.
In conclusione si può dire che con la sentenza del Giudice si è aperto un nuovo corso anche nel tribunale di Bolzano per la tutela degli investitori delle Banche.