Il Sondaggio di Help Consumatori. CocaCola&Co: pronti a pagare la Sugar Tax?
Mezzo centesimo di euro per ogni grammo di zucchero ogni 100 ml di bibita tra i 5 e i 10 grammi di contenuto di zucchero; per ogni grammo successivo ai 10 di contenuto complessivo, la sugar tax sale a 1 centesimo di euro. Traducendo in modo più semplice questo meccanismo, una lattina da 330ml di Coca-Cola (10,4 grammi di zucchero per ogni 100 ml) il produttore dovrebbe pagare 8,5 centesimi di euro di tassa sullo zucchero. La maggiorazione del prezzo di produzione potrebbe significare anche un aumento del costo della bibita per il consumatore finale.
Chi sarebbe d’accordo a pagare un sovrapprezzo sulle bevande zuccherate? È questa la domanda che porgiamo ai nostri lettori nel sondaggio della settimana che trovate online sulla pagina Facebook.
L’idea era già nell’aria da tempo anche per contrastare l’obesità, soprattutto quella infantile. Tre bambini di età scolare su dieci sono in condizioni di sovrappeso o obesità. Per quanto riguarda gli adulti viene considerato in sovrappeso il 35,3% della popolazione adulta, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%).
Un appello lanciato dalla testata specializzata il Fatto alimentare chiede di promuovere una legge per tassare del 20% le bevande zuccherate con valori progressivi e porre precise restrizioni alla pubblicità di prodotti destinati ai bambini con un profilo nutrizionale sbilanciato. “La tassa che porterebbe nelle casse dello stato 250 milioni circa da destinare a iniziative di educazione alimentare per i giovani, insieme all’etichetta a semaforo, è ritenuta dai nutrizionisti e dall’Oms uno strumento utile per ridurre i consumi di zucchero, calorie e le patologie collegate”, dice il Fatto alimentare.
Lega e Movimento 5 Stelle hanno approvato un emendamento alla manovra di Bilancio che introduce in Italia la tassa sulle bibite zuccherate, Coca-Cola in primis. La Commissione Finanze ha dato il via libera a una modifica voluta dalla maggioranza che prevede la sugar tax per coprire l’esclusione del regime Irap per le partita Iva fino a 100mila euro. L’emendamento, a prima firma dell’esponente 5S Carla Ruocco e sottoscritto da alcuni deputati leghisti, prevede come copertura principale la revisione delle spese fiscali. La modifica è ora al vaglio della Commissione Bilancio.
Il problema è che tassare solo le bevande, dice il Codacons, sarebbe scorretto perchè lo zucchero si trova anche nelle merendine o nelle patatine, cibi altrettanto diffusi in Italia e dannosi per la salute.
A voi farci sapere cosa ne pensate: se potrebbe essere un modo utile per influire positivamente sulla salute pubblica, o se invece pensate sia solo un altro nuovo modo per fare cassa.