“Il motto di quest’anno è #homesmarthome: la parafrasi di “casa dolce casa” che però nei tempi moderni non è più un rifugio chiuso ma diventa #smart, connessa e con pareti sempre più sconfinate”. Si rinnova così, sul tema della casa “intelligente” e luogo di nuove connessioni, nonché di nuove possibilità – quanto ci aiuterebbe un frigorifero che ci avverte dei prodotti in scadenza? – il premio Dona di quest’anno, dedicato proprio alla “Smart Home” e a tutte le potenzialità della casa intelligente e connessa.

“Nell’edizione di quest’anno ‘home smart home’ è parafrasi di quel ‘casa dolce casa’ che vuole l’abitazione come rifugio dalle incursioni esterne. Oggi presentiamo la casa smart, non meno accogliente, ma aperta a nuove connessioni da (e per) l’esterno – ha detto il presidente dell’UNC Massimiliano Dona aprendo i lavori dell’evento, oggi al Teatro Argentina di Roma – Come simbolo di questa evoluzione abbiamo eletto uno smartphone, con la sua tecnologia ‘tascabile’ che ci permette di avere la casa sotto controllo… Si spiega così che sarebbe riduttivo parlare della casa solo come un luogo: l’abitazione è molto più, è uno stato emotivo sul quale notiamo il diffondersi di nuove forme di consumo. Come organizzazione dei consumatori non possiamo trascurare quindi la necessità di aggiornare lo strumentario di attenzioni e cautele che devono ispirare il nuovo paradigma della casa connessa!”.

Tante le personalità che prendono parte all’evento e che analizzano la nuova “casa” sotto diversi punti di vista. E sicuramente non si può parlare di smart home senza citare l’Internet delle cose. “L’Internet delle cose sì, se migliora le nostre esistenze con elettrodomestici comodi, belli, che riducono gli sprechi e aiutano ad essere più consapevoli”, ha detto ieri Dona a Help Consumatori, spiegando poi: “Questo crescendo di servizi per la persona deve essere accompagnato da una crescita di consapevolezza: per questo, come Unione Nazionale Consumatori, auspichiamo non solo una rinnovata attenzione ai nostri dati personali, registrati ormai da una innumerevole serie di oggetti connessi, ma un vero e proprio processo di crescita culturale che metta al centro la cybersecurity domestica, a protezione non solo della nostra sicurezza, ma anche del bilancio familiare che può essere inciso dai costi (energetici e di connessione) richiesti da queste apparecchiature. Quindi Internet delle cose no, se attenta ai nostri dati e al portafoglio!”

I dati di scenario dell’Internet delle cose vengono da Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, Politecnico di Milano. “Secondo una recente indagine svolta dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, nel 2016 il mercato delle soluzioni IoT per la Smart Home in Italia ha registrato un buon tasso di crescita, arrivando a superare i 180 milioni di euro (+23% rispetto al 2015). La Sicurezza si conferma al primo posto tra le preferenze dei consumatori che hanno già acquistato soluzioni Smart Home (13% dei rispondenti – fonte: survey online realizzata a gennaio 2017), seguita dalle applicazioni per la Climatizzazione (8%) e il Riscaldamento (8%). Interessante notare che a fronte di un mercato in larga parte legato alla Sicurezza, solo il 18% degli utenti acquisterebbe oggetti smart con l’obiettivo principale di sentirsi più sicuro. La maggior parte dei (33%) rispondenti immagina una Smart Home che consenta di tenere comodamente sotto controllo la propria casa (affiancando quindi il comfort alla sicurezza) o permetta di ridurre i consumi energetici (32%)”.

Naturalmente la diffusione dell’IoT per la casa chiama in causa anche la disponibilità e l’uso dei dati da parte dei dispositivi intelligenti. Un tema sul quale gli enti regolatori si stanno soffermando da tempo. Con i dati personali, emerge il tema della loro sicurezza e più in generale della tutela della privacy dei cittadini. Spiega ancora Salvadori: “Un altro aspetto chiave è quello della sicurezza, o Cyber Security: non si tratta di un tema legato solo ai dati raccolti, che potrebbero essere intercettati o manomessi da terze parti, ma anche della sicurezza “fisica”, legata alla possibilità che malintenzionati possano riuscire a impartire comandi agli oggetti da remoto (ad esempio l’apertura della porta di casa o la disattivazione del sistema di allarme). Dal canto loro, anche i consumatori stanno maturando una crescente attenzione verso le tematiche della Privacy e Cyber Security. Man mano che entrano a contatto con la Smart Home emergono interrogativi sulla gestione dei propri dati personali e timori legati al controllo da parte di terzi degli oggetti connessi. Questi aspetti devono essere opportunamente affrontati per evitare di alimentare barriere all’adozione da parte degli utenti.”

L’evento ha rappresentato l’occasione per consegnare premi e riconoscimenti. Il “Premio Vincenzo Dona” per le personalità che si sono distinte per l’impegno a favore dei consumatori quest’anno va all’ Associazione Peter Pan Onlus “per il quotidiano impegno nel regalare un sorriso a bambini e adolescenti affetti da malattie onco-ematologiche e per il lavoro di dare ospitalità alle loro famiglie, ricordando che la casa è prima di tutto accoglienza, condivisione e socializzazione”. Premiato anche l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Vincenzo Gioberti. Il premio per la stampa è stato consegnato alla rivista Home! “per aver avvicinato i consumatori alle tematiche della “casa” coniugando le più moderne tendenze dell’abitare moderno ad una linea editoriale ispirata al rispetto per l’ambiente e ad accrescere la consapevolezza “abitativa” dei lettori”.


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