cibo cinese

Si giocava su traduzioni approssimative dal cinese all’inglese, e dall’inglese all’italiano, e il risultato era che prodotti surgelati provenienti dalla Cina “si trasformavano” in congelati, eludendo norme di controllo più stringenti. Il disegno è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Tortona che ha sequestrato in tutto 43 tonnellate di cibo. Gli alimenti venivano illegalmente importati da due diverse società di capitali ed erano potenzialmente pericolosi per la salute.
La vicenda, spiegano le Fiamme Gialle, inizia lo scorso gennaio quando un primo stock di prodotti alimentari surgelati parte da Shanghai per giungere, dopo un viaggio di circa un mese, al porto di Genova e quindi all’Interporto di Rivalta Scrivia (Alessandria) per essere definitivamente importati nel territorio italiano. Si tratta di circa 20 tonnellate di cibo surgelato e destinato al mercato gastronomico locale. Lo stock, diverse tonnellate di verdure del lontano Oriente, viene però concentrato nei magazzini della società importatrice.
Spiega la Guardia di Finanza: “Gli alimenti surgelati prodotti al di fuori della Comunità Europea sono soggetti a precise regole che l’Europa e l’Italia hanno fissato a tutela della salute pubblica. Tra queste, la principale è quella che obbliga il produttore che vuole vendere sul mercato nazionale ad ottenere, previa verifica del possesso dei requisiti minimi ritenuti necessari, l’iscrizione in un apposito elenco custodito presso il Ministero della Salute”. Gli alimenti arrivati dalla Cina non venivano però da uno stabilimento incluso in tale elenco, e gli importatori aggiravano la norma “giocando” su una serie di traduzioni approssimative dal cinese all’inglese e da questo all’italiano: in tal modo gli importatori erano riusciti a “trasformare” i prodotti surgelati in prodotti congelati, prodotti cioè soggetti a una disciplina meno severa quanto ai requisiti necessari per l’importazione.
L’accorgimento avrebbe dunque permesso l’ingresso illecito di prodotti surgelati che altrimenti non sarebbe stato possibile importare. Senza contare che, con la perdita di certezza sulla qualità della merce, questa si sarebbe potuta prestare a modalità di trattamento diverse da quelle consentite, a scapito della salute dei consumatori. Cibo potenzialmente pericoloso, dunque.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno quindi permesso di scoprire che la merce era surgelata, non congelata, e proveniva da un produttore sconosciuto al Ministero della Salute. L’indagine si è poi estesa e ha portato al sequestro di una seconda partita di alimenti, pari a 23 tonnellate, sequestrati dai finanzieri e dai doganieri direttamente presso l’Interporto di Rivalta Scrivia. A conclusione delle indagini,  sono salite a 43 le tonnellate di merce sequestrata dalle Fiamme Gialle di Tortona e a 3 il numero delle persone denunciate per frode nell’esercizio del commercio.


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2 thoughts on “Guardia di Finanza sequestra 43 tonnellate di cibo surgelato cinese

  1. perchè invece di buttare via quei prodotti non li fate mangiare a chi voleva ricavarci dei profitti giocando sulla salute della gente che provino loro per primi cosa vuol dire mangiare cibi pericolosi per le persone

Parliamone ;-)

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