Il Parlamento europeo ha deciso la composizione della Commissione speciale che si occuperà della procedura di autorizzazione dei pesticidi, istituita a partire dai dubbi e dalle preoccupazioni sulla valutazione del rischio del glifosato e sul rinnovo di questo potente erbicida. La Commissione valuterà, in particolare, potenziali conflitti di interesse e lacune nella procedura con cui vengono autorizzati i pesticidi in Europa. Il Parlamento ha dunque adottato il mandato e la composizione della Commissione speciale,  istituita per alzata di mano martedì mentre oggi è stata approvata la composizione. Trenta i parlamentari che ne fanno parte, fra i quali tre eurodeputati italiani: Herbert Dorfmann (PPE), Simona Bonafè (S&D) e Piernicola Pedicini (EFDD). 

“La creazione della commissione speciale è una risposta alle preoccupazioni sollevate in merito al sistema di valutazione dei rischi legati alla sostanza erbicida glifosato – dice il Parlamento europeo –   L’erbicida ha ottenuto nel novembre dello scorso anno il rinnovo per cinque anni, deciso dai governi UE, della licenza di commercializzazione”. Sul glifosato si è esercitata una battaglia senza quartiere, per l’opposizione di numerose associazioni che ne denunciano la potenziale tossicità e chiedono il rispetto del principio di precauzione. Sotto accusa per sospetti di cancerogenicità, di fatto assolto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, il glifosato è oggetto di valutazioni scientifiche contrastanti: lo Iarc per l’Onu da una parte e le Agenzie Ue per la sicurezza alimentare e per i prodotti chimici sono arrivati a conclusioni divergenti sulla sua sicurezza. E sulle valutazioni pesa poi la credibilità di molti studi scientifici che sarebbero stati ricalcati da quelli della Monsanto, azienda proprietaria e distributrice del Roundup, di cui il glifosato è la principale sostanza attiva. In una risoluzione votata lo scorso ottobre, il Parlamento europeo ha evidenziato che i documenti interni della Monsanto che sono stati resi pubblici hanno fatto sorgere dubbi in merito alla credibilità di alcuni studi utilizzati dall’UE ai fini della valutazione della sicurezza del glifosato.

La Commissione speciale dovrà dunque fare chiarezza e valutare la procedura di autorizzazione dei pesticidi nell’Ue, le potenziali carenze nel modo in cui le sostanze sono valutate scientificamente e approvate, il ruolo della Commissione europea nel rinnovo della licenza di glifosato, eventuali conflitti di interesse nella procedura di approvazione e il ruolo delle agenzie dell’UE e se esse dispongono di personale e finanziamenti adeguati per adempiere ai loro obblighi. La durata del mandato è di nove mesi e nella prima riunione sarà eletto il presidente della Commissione, che dovrà presentare al voto della Plenaria una relazione finale con le conclusioni dell’inchiesta e le raccomandazioni per il futuro.


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