“Rompere le barriere, aprire le porte: per una società inclusiva e per lo sviluppo per tutti”: questo il tema della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità che si celebra oggi. L’evento è stato istituito dalle Nazioni Unite nel 1981 con l’obiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità. Obiettivo che non è stato ancora raggiunto: le persone con disabilità e le loro famiglie sono spesso relegate in una condizione di invisibilità.
Questa la denuncia di Anffas Onlus (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) che ricorda come anche quest’anno si parli di barriere da rompere nonostante siano passati ormai quasi dieci anni dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità. La Giornata vuole cercare di accrescere nell’opinione pubblica la consapevolezza in merito alla disabilità cercando di porre la questione dell’accessibilità come problema di sviluppo globale e trasversale così da riuscire a rimuovere tutti i tipi di barriere per realizzare la piena e paritaria partecipazione delle persone con disabilità nella società. L’appello dell’Anffas è quello di cercare nuove alleanze per far uscire dall’invisibilità i disabili e le loro famiglie.
“Ancora una volta ci troviamo a celebrare il 3 dicembre – spiega Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus – e ancora una volta dobbiamo constatare che siamo molto lontani dal raggiungere la piena inclusione sociale delle persone con disabilità dato che la loro vita e quella delle loro famiglie è sempre costellata di discriminazioni e costantemente relegata all’invisibilità. Siamo relegati, con la complicità dei mezzi di comunicazione, ad essere invisibili, e ciò si concretizza poi nell’assenza di presa in carico da parte delle Istituzioni e nella totale mancanza di politiche serie che ci restituiscano dignità e diritti, adeguata qualità di vita, parità di opportunità ed inclusione sociale, e nella negazione del nostro diritto alla partecipazione, il tutto nella piena indifferenza generale. Eppure ci siamo! E siamo in tanti e abbiamo voci, vite, storie, cose da dire e da raccontare, cose da chiedere, ma anche e soprattutto da dare. Per questo motivo – conclude Speziale – lanciamo un appello per cercare nuovi alleati che vogliano partecipare alla nostra sfida per uscire dall’invisibilità: nelle istituzioni, nel mondo dell’informazione, nella collettività in generale. Basta chiederlo e saremo ben lieti di collaborare”.
In occasione di questa Giornata, dal 22 novembre a oggi si è svolta la campagna nazionale “Assente Ingiustificato” organizzata dall’Unione Italiana lotta alla distrofia muscolare (UILDM) e da Cittadinanzattiva, che hanno dapprima monitorato un campione di scuole in tutta Italia e poi realizzato, grazie anche alla raccolta fondi avviata a marzo, una serie di interventi concreti di abbattimento delle barriere o di donazione di ausili per studenti con disabilità.
Concentrando l’attenzione sugli studenti con disabilità, emerge infatti l’arretratezza delle scuole italiane, caratterizzate da servizi ridotti e presenza di barriere architettoniche. La ricerca effettuata quest’anno da Cittadinanzattiva e UILDM su un campione di edifici scolastici evidenzia che il 27% presenta scalini all’ingresso, l’ascensore è assente nel 35% delle scuole a più piani e  non funzionante nell’11% dei casi, nel 23% delle scuole non esistono bagni per disabili, e il 15% di essi presenta barriere architettoniche. Ancora: il 26% delle scuole, nella gran parte delle aule, non ha sufficiente spazio per la presenza di una carrozzina; il 44% delle aule non ha banchi adatti o adattabili per una persona in carrozzina; nel 57% dei casi, non ci sono in aula attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni degli studenti con disabilità. Non ci sono tavoli o postazioni adatte ai disabili in carrozzina nel 28% dei laboratori, nel 18% delle biblioteche e nel 17% delle mense.
Questo il punto di partenza di una serie di azioni volte a portare sussidi didattici nelle scuole e ad abbattere le barriere architettoniche: all’istituto comprensivo Verrazano di Roma è stato donato un pc portatile dotato di software per disabili; alla Scuola Primaria Deledda di Torino è stato regalato un calciobalilla adatto anche al gioco per studenti in carrozzina; alla scuola materna di Bagnacavallo di Ravenna sono arrivati sussidi didattici specifici; all’Istituto comprensivo di Ischia plesso Giovanni Paolo II sarà consegnato il servo scala per superare i gradini di accesso alla palestra. A Corciano, in Umbria, ausili e servizi per studenti con disabilità arriveranno nelle scuole comunali della cittadina. Infine all’Istituto comprensivo Manara di Milano è stato donato un tavolo adattabile alle esigenze di uno studente in carrozzina che sarà consegnato proprio oggi.


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