Si è celebrata ieri, domenica 26 maggio, la XVIII Giornata Nazionale del Sollievo, promossa dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti e patrocinata dal ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dall’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e dalla Camera dei Deputati, ma si avvale del contributo di farmacie, strutture del Servizio sanitario nazionale, studenti e volontari.
Il ministro Giulia Grillo ha inviato un ricordando come “la legge 38 del 2010 sia stata un vero cambiamento di paradigma nell’approccio medico, una grande conquista culturale e di civiltà. Un passo in avanti enorme nella medicina per la persona e nell’umanizzazione delle cure”. Giulia Grillo ha anche sottolineato che “molto è cambiato in questi anni, ma molto resta da fare anche in termini di consapevolezza da parte delle istituzioni sanitarie e dei decisori chiamati a vigilare sull’attuazione della legge a vantaggio di quei pazienti anche pediatrici che hanno diritto a non soffrire per la malattia. La malattia del dolore riguarda in vario modo sei milioni di pazienti, è indispensabile avere sempre più medici e operatori preparati a trattare a ogni livello quella che viene riconosciuta ormai come una patologia. È indispensabile – ha dichiarato il ministro – assicurare dignità ad ogni malato, in ogni momento del suo percorso nella malattia, anche quando non può più guarire”.

La giornata è stata istituita il 24 maggio 2001, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri su proposta di Umberto Veronesi, al quale la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti suggerì l’idea, per “promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale”. 

Nel corso degli anni, considerando i bisogni concreti delle persone malate e sofferenti, l’obiettivo della Giornata è andato ampliandosi, abbracciando quasi tutte le condizioni di malattia ed esistenziali, pur mantenendo un posto di rilievo la fase terminale della vita.

La Giornata del Sollievo ha una connotazione affermativa e propositiva, non è “contro” il dolore o la sofferenza ma “a favore” del sollievo – spiega una nota del Ministero della Salute. Il sollievo è sempre possibile, in tutte le fasi della malattia. Un sollievo che può essere raggiunto grazie a nuovi e sempre più efficaci farmaci e terapie, ma anche attraverso l’ umanizzazione delle cure in medicina, processo che deve essere insegnato agli operatori sanitari durante il percorso di formazione.


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