L’estate è il periodo dell’anno che privilegia soprattutto i più piccoli che possono dedicarsi, oltre ai compiti, allo svago, allo sport e ad una delle attività fondamentali per la loro formazione: il gioco. Come amano giocare i bambini e i ragazzi di oggi? Preferiscono creare o costruire? A rispondere a queste domande ci ha provato una ricerca di Idealo che ha indagato i gusti sui giochi più ricercati online per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni, rivelando non poche sorprese.

Nella classifica europea troviamo, in cima alla lista, la passione per le costruzioni (con una media molto alta, del 29,5%), seguono i giochi “old style” con il 12,7% (come carte, scacchi, marionette, puzzle, giochi da tavolo e giocattoli in legno) e tutto ciò che è collegato al tema del movimento, in piccolo o in grande, con il 12,2%: via libera quindi a piste, veicoli giocattolo e monopattini. I giochi al femminile guadagnano la quarta posizione con il 9%.

Segue l’universo dei giochi che potremmo definire “Open air” con il 6,8% e tutto il mondo del divertimento legato all’espressione artistica (3,5%). Il mondo Tech in versione junior, con computer per bambini e giochi elettronici, riscuote il 2% dell’interesse.

Piccole ma sostanziali differenze per quanto riguarda i gusti dei bambini italiani: i giochi per bambine sono sul podio, con il 25,1%; i piccoli con la passione per le costruzioni raggiungono una percentuale minore di quella europea (16,7%); meno attenzione anche per i giochi che riguardano il movimento, quelli “vecchio stile”, o quelli che si possono ricondurre alle attività all’aperto (2,1%), al mondo Tech e alla creatività.

Nell’ampio ventaglio di scelte e di inclinazioni, che peso hanno invece i giochi scientifici, nel nostro paese e fuori?

Vista l’importanza riconosciuta a questa speciale categoria da un punto di vista educativo e formativo, idealo ha indagato più a fondo per capire qual è il reale interesse verso quei passatempi che possono avere oggi un’influenza sulla formazione dei potenziali scienziati del futuro. Al di là del tipo di applicazione scientifica, infatti, questi giochi sembrano essere una soluzione interessante per stimolare l’apprendimento, la curiosità, l’esperienza e anche la passione per il mistero e la magia che si nascondono nella natura, e non solo.

Il dato sull’attenzione degli utenti, però, non è molto incoraggiante. Nella classifica per tipologia di giochi, troviamo quelli scientifici al 9° posto per l’Europa, all’10° in Italia, e questo su un totale di 11 categorie analizzate. Genitori e bambini degli altri paesi hanno dimostrato nel solo 2016 un interesse sei volte maggiore rispetto a quello registrato nello stesso periodo nella nostra penisola. Esiste quindi all’estero una maggior propensione all’acquisto di giochi scientifici e il gap con l’Italia è addirittura aumentato dal 2014 a oggi.

Ciononostante, la ricerca è stata in grado di mettere in luce comunque quali sono i campi scientifici più amati dai bambini e dai ragazzi dell’Europa di oggi, insieme alle fasce d’età maggiormente interessate. Riguardo alle applicazioni scientifiche, i primi due risultati mostrano come i piccoli di tutto il continente nutrano un particolare interesse per la chimica, con il 25,4%; secondo posto per lo studio dell’universo e dei pianeti (astronomia al 22,6%). L’amore per la natura in tutte le sue forme (esperimenti e giochi legati all’acqua, piante, serre, studio degli organismi, vulcani, ecc.) arriva al 14,3%. In ordine seguono l’interesse per la scienza applicata alla storia (con tutto quello che riguarda l’archeologia, l’evoluzione, la storia dell’uomo e degli animali, o dei dinosauri, nel mondo, con l’11,3%); gli esperimenti che riguardano l’elettricità (9,3%); alcuni kit legati alla scienza per risolvere misteri ed enigmi (come i giochi di investigazione, 8,6%). In fondo alla classifica si trovano i giochi che rimandano al mondo della fisica (6,7%) e dell’ottica (1,8%). Per quanto riguarda le fasce di età, invece, poche sorprese: tutto quello che riguarda la scienza interessa in particolar modo i ragazzi dai 6 ai 9 anni.

Alcuni colossi dell’e-commerce stanno puntando molto sui giochi scientifici”, commenta Fabio Plebani, Country Manager di idealo per l’Italia. “Un’idea positiva, anche alla luce dei dati emersi dalla nostra ricerca. Crediamo che possano essere una proposta valida per stimolare i più piccoli. Secondo il fisico Carlo Bernardini, i bambini sono dotati di una scientificità innata; è quindi importante incoraggiarla perché possa essere messa a frutto, magari per le sfide che attendono il nostro mondo”.


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