Geoblocking, l’accordo in Europa c’è. Consumatori: primo passo ma iter lento
Si va finalmente verso un mercato digitale europeo in cui tutti possano vedere online il film o l’evento sportivo già pagato in casa, anche se si trovano in un altro stato dell’Unione. I cittadini europei che hanno sottoscritto un abbonamento a servizi di musica online, a film, spettacoli televisivi o eventi sportivi potranno infatti avere accesso ai contenuti a pagamento online anche mentre si trovano in un altro paese europeo: lo prevedono le nuove regole concordate in modo informale dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue, che dovranno ora essere formalmente approvate dalla commissione affari giuridici dell’Europarlamento, dal Parlamento e dal Consiglio Ue. L’accordo dovrebbe portare al superamento del geoblocking per il 2018.
L’Europa si è dunque mossa nella direzione di un mercato digitale che permetta ai suoi cittadini di usufruire online di film, eventi sportivi, ebook che hanno pagato nel proprio paese e la cui portabilità veniva limitata da restrizioni territoriali e licenze esclusive. Le nuove norme che si stanno negoziando permetteranno ai cittadini di utilizzare i loro abbonamenti o line a libri, film, videogiochi o servizi musicali quando viaggiano all’interno dell’UE. Tutto bene, dunque? Per il Movimento Difesa del Cittadino è una buona notizia ma si tratta di un iter ancora troppo lento. “Il percorso del Mercato unico digitale europeo resta troppo lento e macchinoso nell’Unione Europea mentre i consumatori vogliono essere liberi di usare i propri smartphone ed i contenuti digitali acquistati liberamente e subito”, dice Francesco Luongo, presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino, dopo che a Bruxelles si è concordato il testo che dovrebbe portare al superamento del geoblocking entro l’inizio del 2018, dopo l’approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo. Per MDC le istituzioni europee sono troppo sensibili alle richieste protezionistiche delle lobbies anche nel mercato dei video on domand. “Anche in Italia gli spettatori online sono sempre di più – prosegue l’associazione – il 36% dei telespettatori italiani è abbonato ad un servizio video a pagamento, mentre la media europea è del 50%. In quest’ultimo anno tra Netflix, TIMVision, Infinity, Sky Now e ChiliTv, l’audience pagante ha raggiunto quota 700.000 persone, con un potenziale di spettatori che, secondo gli addetti ai lavori, supera il milione. Lo smartphone resta la piattaforma di accesso preferita nel 48% dei casi mentre il tablet viene utilizzato nel restante 38%”.
“Il problema – dice Luongo – è rappresentato dalle scarse tutele e da una grande inconsapevolezza dei propri diritti da parte dei consumatori”. Per questo l’associazione ha pubblicato proprio di recente la prima Guida ai “Servizi televisivi via internet e tutela del Consumatore” nell’ambito del progetto #E-consumer patrocinato da MISE ed Agcom.
Per Codici invece si tratta di un primo passo avanti per il superamento delle barriere. “Già un anno fa era stata presentata una proposta per la libera diffusione e fruizione dei contenuti online e finalmente arriva il primo via libera del Parlamento europeo alla “portabilità dei contenuti online” che permette di unire alla libertà di circolazione di tutti i cittadini all’interno dell’Unione Europea, quella dell’accesso a servizi che risultano ormai fondamentali, considerato il crescente sviluppo delle nuove tecnologie e degli strumenti di comunicazione – afferma l’associazione – Una decisione fondamentale che mira alla eliminazione delle restrizioni transfrontaliere. Cittadini appartenenti a differenti stati, membri dell’UE, potranno dunque usufruire di contenuti e servizi online acquistati a pagamento nel proprio Stato, anche trovandosi all’estero, senza che lo spostamento limiti le possibilità di fruizione. Anche se si tratta di un primo piccolo tassello, – conclude Codici – l’Europa sta muovendo i primi passi verso la costruzione di un mercato unico digitale che superi ogni tipo di barriera ed è proiettato verso un vero e proprio modello comunitario ».