Il mercato unico digitale è l’autostrada da cui passa il futuro d’Europa. Ma, come ogni grande opera, si porta dietro schiere di oppositori che ne ostacolano lo sviluppo. A tal proposito, pare che a Bruxelles alcuni Stati membri stiano tentando di bloccare la proposta della Commissione Europea per eliminare il geoblocking e garantire la portabilità dei contenuti online. I Paesi chiedono un numero di giorni di portabilità, mentre la Commissione UE vuole affermare il principio “quello che paghi è tuo e devi poterne usufruire dove vuoi” anche per i contenuti online.
digital market geoblockingSecondo il sito Euractiv, a denunciarlo è stato il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip, che, in un incontro ristretto con la stampa, ha dichiarato di essere molto infastidito da questi sviluppi. “Alcuni Stati membri chiedono un numero di giorni di portabilità, ma quello che paghi è tuo e devi poterne usufruire dove vuoi”, ha detto Ansip. Inoltre, diversi paesi stanno cercando di estendere il periodo transitorio per adeguarsi al nuovo regolamento fino a due anni.
Il regolamento sulla portabilità dei contenuti digitali, presentato lo scorso dicembre dalla Commissione Ue nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale, vuole consentire ai cittadini europei che si spostano nell’Ue di accedere ai contenuti digitali (film, trasmissioni sportive, musica, e-book o giochi) acquistati nel proprio paese di origine. Si tratta di un nuovo diritto per i consumatori dell’Ue che dovrebbe diventare una realtà nel 2017, insieme alla fine del roaming e alla riforma del copyright.
A maggio è atteso il primo provvedimento contro i geoblocchi ingiustificati per eliminare il divieto di poter acquistare online in altri paesi; il provvedimento però riguarderà solo i “beni materiali”. I beni protetti da diritti d’autore, invece, rientreranno nel pacchetto sul copyright atteso per la seconda metà dell’anno. Il 19 aprile, inoltre, la Commissione Ue presenterà una serie di misure per aiutare le imprese e le pubbliche amministrazioni europee a sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla nuove tencologie. Il pacchetto di interventi rientra tra le 16 iniziative previste dalla strategia per il mercato unico digitale, presentata lo scorso maggio.

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