Gas fluorurati, accordo europeo per lo stop agli idrofluorocarburi entro il 2050 (Foto Pixabay)

Gas fluorurati, obiettivo zero al 2050. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto oggi un accordo provvisorio per ridurre le emissioni di gas fluorurati, in linea con gli obiettivi climatici globali e dell’UE. L’accordo prevede l’eliminazione totale degli idrofluorocarburi entro il 2050 e un’accelerazione del passaggio a soluzioni rispettose del clima, spiega il Parlamento europeo in una nota.

I gas fluorurati sono utilizzati in apparecchi quali frigoriferi, condizionatori, pompe di calore, sistemi antincendio. Il prossimo passaggio sarà l’approvazione formale dell’accordo fra Parlamento e Consiglio.

Gas fluorurati, forti gas serra

I gas fluorurati a effetto serra, che comprendono idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC), esafluoruro di zolfo e trifluoruro di azoto, sono gas a effetto serra prodotti dall’uomo con un elevato potenziale di riscaldamento globale. Sono utilizzati in apparecchi comuni come frigoriferi, condizionatori, pompe di calore, sistemi antincendio, schiume e aerosol.

Gli Idrofluorocarburi sono gas refrigeranti che hanno fatto il loro ingresso nel mercato alla fine degli anni ’80. Il loro aumento ha portato negli ultimi due decenni alla crescita esponenziale delle emissioni complessive dei gas fluorurati ad effetto serra. Bisogna dunque sostituirli con sostanze alternative non climalteranti (Ispra).

L’accordo sui gas fluorurati

Su richiesta del Parlamento, l’accordo prevede l’obiettivo di zero idrofluorocarburi (HFC) entro il 2050, inclusa una road map per ridurre la quota di consumo dell’Ue tra il 2024 e il 2049.

“L’eliminazione graduale del consumo di HFC nell’UE è un chiaro segnale di mercato e allineerebbe le norme aggiornate all’obiettivo di neutralità climatica dell’UE entro il 2050”, afferma il Parlamento europeo.

I negoziatori hanno concordato requisiti rigorosi che vietano l’immissione sul mercato dell’UE di prodotti contenenti gas fluorurati, per stimolare l’adozione di soluzioni più rispettose del clima e per fornire certezza a produttori e investitori. L’accordo prevede appunto date specifiche per l’eliminazione graduale dell’uso dei gas fluorurati nei settori in cui è tecnologicamente ed economicamente fattibile passare ad alternative che non utilizzano gas fluorurati, come la refrigerazione domestica, il condizionamento dell’aria e le pompe di calore. Prevede inoltre condizioni e scadenze rigorose per l’uso di gas fluorurati con un elevato potenziale di riscaldamento globale per l’assistenza o la manutenzione di diversi tipi di apparecchiature.

«Abbiamo raggiunto un accordo ambizioso che metterebbe fine ai gas fluorurati – ha detto il relatore Bas Eickhout – Questo è fondamentale, non solo perché questi gas sono estremamente dannosi per il clima, ma offriamo anche chiarezza alle aziende e quindi certezza sugli investimenti. Stiamo interrompendo il ciclo infinito di nuovi cocktail chimici che rischiano di trascinare tecnologie come le pompe di calore e i quadri elettrici – che sono fondamentali per la nostra transizione energetica – nel dibattito sul PFAS. Le aziende europee sono già in prima linea nello sviluppo di alternative pulite ai gas fluorurati, quindi questa legge sarà positiva per il clima e per l’economia europea».

Secondo la Commissione europea “i regolamenti concordati oggi eviteranno quasi 500 milioni di tonnellate di ulteriori emissioni entro il 2050. Contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 di una riduzione delle emissioni di almeno il 55% e contribuire a rendere l’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050”.

A livello dell’Ue, i gas fluorurati rappresentano attualmente il 2,5% delle emissioni totali di gas serra.


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