Le banche etiche contro il cambiamento climatico. La rete che aderisce alla Global Alliance for Banking on Values (54 banche fra cui Banca Etica) si impegna a ridurre l’impronta di carbonio del proprio portafoglio di prestiti e investimenti e a misurare l’impatto ambientale delle proprie attività finanziarie. Lo farà attraverso una tecnologia sviluppata da un gruppo di banche olandesi e nota come “Platform for Carbon Accounting Financials (PCAF)”. Si tratta di un sistema che permette di calcolare le emissioni di gas serra generate dal portafoglio di prestiti e investimenti di ogni banca.

L’impegno a misurare e ridurre nei prossimi tre anni l’impatto climatico degli investimenti e dei prestiti concessi è stato preso a metà febbraio a Vancouver. Si legge nell’iniziativa firmata, chiamata ‘Climate Change Commitment’ (3C initiative): “Le istituzioni aderenti alla Global Alliance for Banking on Values sono pioniere della finanza responsabile e da molti anni dimostrano, giorno per giorno, che le attività finanziarie possono avere impatti sociali e ambientali positivi. Insieme esse stanno finanziando progetti in campo sociale, ambientale e culturale in tutto il mondo. La sfida dei cambiamenti climatici e della de-carbonizzazione dell’economia è solo una parte del lavoro della finanza responsabile, ma oggi è diventata più urgente che mai. Per questo le banche aderenti alla Gabv hanno lanciato la 3C Initiative impegnandosi a misurare e rendere noti gli impatti climatici dei propri portafogli di prestiti e investimenti entro i prossimi 3 anni, per fare in modo che gli impatti ambientali di queste attività siano in linea con gli Accordi di Parigi”.

L’Alleanza vuole così contribuire a realizzare gli accordi di Parigi del 2015, che prevedono di contenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto della soglia di 2 °C oltre i livelli pre-industriali, e di limitare tale incremento a 1,5 °C.

“Le istituzioni finanziarie hanno un ruolo cruciale nel decidere verso quali attività economiche indirizzare gli investimenti: noi ci impegniamo a finanziare solamente progetti che non danneggino l’ambiente – spiega il presidente di Banca Etica Ugo Biggeri – Ci stiamo dotando di strumenti per misurare in modo sempre più preciso l’impatto ambientale non solo delle nostre sedi e uffici ma anche e soprattutto di tutti i finanziamenti che eroghiamo. La nostra società di gestione del risparmio, Etica Sgr, già da quattro anni misura l’impronta di carbonio (ovvero le emissioni di gas climalteranti attribuibili a un prodotto, un’organizzazione o un individuo) dei propri investimenti azionari. Dall’analisi della carbon footprint è emerso che le emissioni medie per milione di euro di fatturato delle aziende presenti nei portafogli azionari dei fondi di Etica Sgr sono pari a 290 tonnellate di CO2 e sono più basse del 70% rispetto al valore del benchmark di riferimento”.


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