Dopo Expo 2015 e il grande tema “Feeding the Planet, Energy for Life”, il bio torna protagonista e raggiunge Piazza Duomo con la prima Festa del bio organizzata nell’ambito della Week&Food, la settimana del food di Milano. Un evento, voluto da FederBio, che ha raccolto oltre 5mila visitatori nella sola giornata di sabato 6 maggio. Tra i protagonisti: produttori, aziende, consumatori, blogger, millennials, studenti. Unico obiettivo: far conoscere e vivere il biologico da vicino. “Milano accoglie con piacere la festa del biologico italiano” afferma Giuseppe Sala, sindaco di Milano.

“A dimostrazione di come l’eredità di Expo2015 sia viva e produttiva di esperienze che proseguono e si innovano, lLa manifestazione parla di un mondo, quello bio, che ha a cuore l’ambiente e la salute di tutti noi”.

In Italia il biologico è un settore in crescita costante: dal 2005 ad oggi si è registrata un’impennata sia in termini produttivi sia di consumi, conquistando tutto il mondo, al pari di settori come la moda e il design. Il fatturato nel 2016 è stato di 4,3 miliardi, in crescita di oltre il 12%, il che ci rende il settimo mercato al mondo. Il 74% delle famiglie italiane (1,2 milioni in più del 2015 con +7%) ha acquistato prodotti biologici. Inoltre siamo il primo Paese al mondo per superficie ad agrumi, il secondo per apicoltura e viticoltura, il terzo per olivicoltura, il quarto per orticoltura e frutteti, con un export in crescita del 16%. Sono 52.588 le aziende agricole italiane (in crescita dell’8,1% in un anno) che coltivano, senza usare pesticidi e concimi chimici di sintesi, 1.492.579 ettari (+7,5%): ben il 12% dell’intera superficie agricola nazionale. Mentre superano le 7mila unità le imprese impegnate nella trasformazione dei prodotti  (+8,2%) senza l’utilizzo di coloranti, conservanti e additivi. E sono oltre 250.000 gli occupati di questo rivoluzionario settore che coniuga economia e tutela della biodiversità, del benessere animale e dello sviluppo rurale.

“Questi numeri dimostrano che il biologico italiano è un settore che sta diventando sempre più strategico per l’economia nazionale” spiega il presidente di Federbio, Paolo Carnemolla. “Un settore certificato, controllato rigorosamente e in pieno sviluppo, custode dei tesori della nostra cucina e garante della biodiversità, sul quale il Paese dovrebbe credere con maggiori investimenti per dare un futuro all’agricoltura italiana”.

“Il nostro made in Italy è ambasciatore della cultura dei sapori, del gusto e delle tradizioni gastronomiche territoriali nel mondo, come ha testimoniato il successo di Expo Milano 2015” aggiunge Valentina Aprea, assessore a Formazione, istruzione e lavoro della Regione Lombardia. “Durante l’Esposizione universale abbiamo fatto conoscere non soli i prodotti italiani ma anche chi li prepara, li cucina e li elabora: i nostri ragazzi che frequentano gli istituti alberghieri, inseriti nella formazione professionale della Regione Lombardia, hanno dato grandi prove e sono richiestissimi, da anni si stanno facendo onore a livello internazionale. In questa congiuntura positiva la festa del bio si inserisce perfettamente nella food week che fa di Milano la candidata a diventare la capitale mondiale dell’alimentazione”.

 

di Marianna Castelluccio


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)