Federalimentare-Miur, gli studenti nel cuore della produzione alimentare
Oltre 50 aziende alimentari su tutto il territorio nazionale aperte a migliaia di studenti delle scuole italiane. Sono i numeri di “Apertamente 2012 – Il gusto fa scuola”, iniziativa targata Federalimentare in collaborazione con il MIUR che farà toccare con mano ai ragazzi il gusto, la sicurezza e la qualità nutrizionale dei prodotti alimentari italiani. Giunta quest’anno alla sua 5a edizione, Apertamente si inserisce in un percorso didattico già intrapreso da tempo dall’industria alimentare con le scuole. Uno studio Format Research/Federalimentare rivela che circa un terzo delle aziende alimentari italiane (32,0%) è stato coinvolto in attività didattiche di educazione alimentare e quasi la metà di queste, il 45,5%, – ha comunque accolto studenti all’interno delle proprie aziende per le stesse finalità. Gli studenti accolti nelle aziende alimentari sono compresi in prevalenza nella fascia di età tra gli 11 e i 13 anni (40,0% dei casi) e fra i 14 e i 18 anni (44,3%), ma le iniziative didattiche hanno coinvolto anche bambini più piccoli dai 6 ai 10 anni (15,7%).
“Con Apertamente – afferma Filippo Ferrua Magliani, Presidente di Federalimentare – vogliamo far toccare con mano a bambini e ragazzi delle scuole italiane il nostro impegno quotidiano per trovare una sintesi sempre più avanzata tra il gusto, la sicurezza e la qualità nutrizionale. Raccontare ai giovani come nasce il cibo che portiamo in tavola, le sue materie prime e la lettura dell”etichetta nutrizionale permetterà loro di compiere scelte consapevoli e salutari.”
L’iniziativa è uno dei punti qualificanti del protocollo siglato tra Federalimentare e MIUR lo scorso 25 luglio e rientra tra le azioni di educazione alimentare previste dall’accordo. MIUR e Federalimentare sono infatti fermamente convinti che l’unica via per combattere il sovrappeso e l’obesità, fenomeni presenti in Italia che hanno un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita, risieda nell’educazione alimentare, abbinata ad un’adeguata attività fisica, da realizzare attraverso la diffusione di una corretta cultura dell’alimentazione e dello sport a partire dai docenti fino ad arrivare alle famiglie tramite i ragazzi stessi. L’industria alimentare italiana ha finanziato per oltre un milione di euro due cicli di corsi rivolti ai referenti regionali e provinciali e ai docenti delle scuole secondarie di primo grado tenuto da storici dell’alimentazione, dirigenti scolastici, dietologi, tecnologi, esperti di diritto alimentare – coinvolgendo circa 900 docenti nel primo ciclo svoltosi lo scorso gennaio e altrettanti in quello che si terrà il prossimo gennaio – l’implementazione di strumenti digitali e tecnologici a supporto della didattica – in primis il sito www.ilgustofascuola.it – e la partecipazione di migliaia di studenti alla quinta edizione di Apertamente – il gusto fa scuola.