Fatturazione a 28 giorni, Agcom diffida Sky Italia
È battaglia fra l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e Sky Italia, almeno a colpi di comunicati e precisazioni stampa. L’oggetto del contendere è la fatturazione a 28 giorni, con la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali prevista da Sky dal 1° ottobre e le modalità date ai clienti della pay tv per esercitare il diritto di recesso. Sul tavolo dell’Agcom c’è la modifica della periodicità della fatturazione, quella già adottata dalle aziende di tlc e che anche Sky ha da poco avviato. L’Autorità ha inviato una diffida alla pay tv. Secondo l’Agcom sussistono “i presupposti per diffidare la società Sky Italia S.r.l. a rispettare gli obblighi previsti dalla legge al fine di garantire una completa informativa agli utenti e consentire l’esercizio del diritto di recesso secondo le modalità previste dalla Legge Bersani”. La diffida è stata pubblicata sul sito internet dell’Agcom e risale al 26 settembre.
Nel provvedimento, l’Autorità parte dalle segnalazioni degli utenti relative alla modifiche delle condizioni contrattuali disposte da Sky. La società ha pubblicato online l’informazione sulla nuova periodicità di fatturazione, ogni quattro settimane e non più su base mensile. Questo comporta, in caso di fatturazione mensile, la ricezione di 13 fatture in un anno e non più 12, con un conseguente incremento del costo dell’abbonamento pari all’8,6% su base annua.
L’Agcom “ha trasmesso a Sky una dettagliata richiesta di documenti ed informazioni concernenti i contenuti della variazione programmata e le informative rese ai clienti, con particolare riguardo ai termini e modalità per esercitare il diritto di recesso”, si legge nel provvedimento, che ripercorre le risposte date da Sky. L’informativa ai clienti è stata diffusa tramite la rete di vendita, il sito internet e le comunicazioni personali per posta elettronica o cartacea. Sky non applicherà alcun costo di disattivazione in caso di esercizio del diritto di recesso e non sarà neanche applicato il costo per il recupero del decoder – pari a euro 11,53 – né verrà richiesta la restituzione di eventuali sconti beneficiati in caso di recesso anticipato da offerte/promozioni in corso.
L’Agcom però contesta criticità e carenze informative nell’azione fatta dalla pay tv. Rispetto al diritto di recesso, spiega l’Autorità, Sky ha previsto esclusivamente l’invio della raccomandata A/R mentre la legge concorrenza di quest’anno “ha introdotto la facoltà per gli utenti di poter esercitare il diritto di recesso attraverso le medesime forme utilizzabili al momento dell’attivazione o dell’adesione al contratto e, in ogni caso, in via telematica”. Prosegue l’Agcom: “Rispetto alle modalità di esercizio del diritto di recesso introdotte dalla “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, Sky ha dichiarato di accettare le comunicazioni trasmesse per via telematica, purché effettuate tramite posta elettronica certificata”.
L’Agcom ha contestato “diversi profili di criticità”. Dall’esame della documentazione “si è potuto constatare che i canali informativi utilizzati (in particolare le comunicazioni pubblicate sul sito aziendale e le comunicazioni individuali trasmesse ai clienti) non hanno soddisfatto pienamente i requisiti di chiarezza, trasparenza e completezza delle informazioni previsti dalla normativa vigente, soprattutto riguardo ai tempi e al le modalità di esercizio del diritto di recesso”. Sky ha attuato interventi correttivi ma, rileva l’Agcom, ma questi “non sono risultati adeguati al fine di consentire alla generalità degli utenti coinvolti di apprendere tempestivamente la portata della imminente variazione, soprattutto laddove essa comporta un aumento del costo dell’abbonamento”.
Da qui l’Agcom contesta che la modifica delle condizioni contrattuali possa ledere “i diritti di una vasta platea di utenti sotto il profilo della carenza informativa”. E considera che “la Legge concorrenza prevede che le modalità di esercizio del diritto di recesso da un contratto stipulato con operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazione elettronica devono essere semplici e di immediata attivazione, devono seguire le medesime forme utilizzabili al momento dell’attivazione o dell’adesione al contratto e che possano, in ogni caso, essere telematiche”. Sussistono dunque per l’Agcom “i presupposti per diffidare la società Sky Italia S.r.l. a rispettare gli obblighi previsti dalla legge al fine di garantire una completa informativa agli utenti e consentire l’esercizio del diritto di recesso secondo le modalità previste dalla Legge Bersani”.
La pay tv a sua volta, raccontano le cronache, ha risposto con una nota ufficiale in cui si legge che “Sky in collaborazione con l’Agcom ha già ottemperato alle richieste. In merito alla diffida pubblicata da Agcom che risale a circa un mese fa (26 settembre), Sky Italia, in collaborazione con la stessa Autorità, ha già avuto modo di perfezionare il processo di comunicazione agli abbonati. Come riconosciuto dalla stessa Agcom, Sky ha infatti deciso di potenziare in modo conforme alla normativa le modalità di comunicazione della modifica contrattuale. A seguito di tali attività Sky infatti non è stata sanzionata dalla Autorità. L’azienda quindi sottolinea come la nota dell’Agcom non riguardi affatto la scelta di variare il periodo di 28 gg della fatturazione”. Controreplica però l’Agcom, che dice di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e che solo a fine provvedimento si deciderà sulle sanzioni. Si legge infatti in una nota dell’Autorità: “In merito alla nota diffusa da Sky Italia a seguito della diffida concernente la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni precisa di non aver ricevuto dalla Società alcuna comunicazione ufficiale circa le modalità di ottemperanza alla predetta diffida e di non avere pertanto operato alcun riconoscimento in proposito. Il relativo procedimento è appena iniziato e solo alla sua conclusione Agcom deciderà se a Sky Italia dovranno essere comminate sanzioni”.
Buongiorno, sono un cliente abbonato, volevo precisare riguardo alla nuova fatturazione di Sky , per rispetto del proprio abbonato, avrebbero per norma di regola mandato al proprio domicilio un avviso scritto del nuovo contratto, invece come succede in Italia, ognuno fa quello che gli pare…nulla!
Cordiali saluti.