Farmaci, iniziativa AIFA sui rischi dell’acquisto online
Oltre il 40% dei consumatori si dichiara favorevole all’acquisto online dei farmaci, ma solo lo 0,6% dell’offerta di medicine sul web è legale. La percezione dei rischi che si corrono acquistando farmaci da canali non autorizzati è ancora insufficiente: per aumentarne la consapevolezza, l’AIFA presenta un’iniziativa di comunicazione realizzata nell’ambito del progetto europeo Fakeshare per il contrasto alla vendita online di medicinali illegali o contraffatti.
Il Direttore Generale AIFA, Luca Pani, spiega: “La percezione dei rischi legati all’acquisto online di medicinali da fonti non sicure come i siti Internet non autorizzati è ancora largamente insufficiente nel nostro Paese. Lo dimostrano casi recenti come quello della morte di un giovane culturista di Foggia, dovuta, secondo le prime ricostruzioni, all’assunzione di una sostanza anabolizzante illegale. Ma esistono molti altri casi di effetti collaterali letali, riconducibili a farmaci acquistati da canali illegali. Nel nostro Paese, inoltre, la recente regolamentazione della vendita online di medicinali senza obbligo di prescrizione, rappresenta un cambiamento significativo, che istituzioni come Ministero della Salute e AIFA hanno il dovere di accompagnare, attraverso iniziative educative e di sensibilizzazione come questa. Preziosa è anche la collaborazione con i Carabinieri del NAS per le azioni di contrasto al crimine farmaceutico”.
“Da una ricerca realizzata da AIFA e Sapienza – afferma Il Direttore dell’Ufficio Qualità dei Prodotti e Contraffazione AIFA, Domenico Di Giorgio – è emerso che la percentuale di persone che si dichiarano favorevoli all’acquisto di farmaci attraverso canali Internet è elevata (40,74%). Si tratta di un dato su cui riflettere, specie se consideriamo che solo lo 0,6% dell’offerta di farmaci sul web è legale. L’iniziativa ideata e realizzata da AIFA, in collaborazione con le Agenzie regolatorie (Spagna e Portogallo) che aderiscono ai progetti europei Fakeshare finanziati dalla Commissione Europea, si propone di modificare questa percezione distorta e quindi i comportamenti di chi acquista su internet senza avere consapevolezza dei rischi”.
Il denominatore comune tra coloro che si rivolgono al web per acquistare farmaci – per la perdita di peso, per il miglioramento delle performance sessuali e sportive o per i cosiddetti prodotti “miracolosi” è di fatto la scarsa percezione del rischio. Proprio su questa errata percezione diviene indispensabile intervenire. La campagna di comunicazione e sensibilizzazione presentata oggi punta a raggiungere una platea il più possibile ampia di pubblico, attraverso la collaborazione di tutti i soggetti interessati: medici, farmacisti, associazioni di pazienti e di consumatori. I messaggi sono stati sviluppati partendo da casi reali, secondo un approccio “science based”, e sono confluiti in un video (https://youtu.be/I9IfVj6wAGg) che sarà diffuso attraverso il web e che potrà essere condiviso da chi vorrà sostenere la campagna.
Nel corso della presentazione sono stati presentati i risultati della survey condotta in Italia nel 2015 per indagare le variabili psicologiche e socio-demografiche che inducono all’acquisto di farmaci online: il 73,67% del campione afferma di essere consapevole della diffusa abitudine di acquistare farmaci online e di esserne venuto a conoscenza principalmente attraverso i canali web. Il 40,74% giudica positivamente l’acquisto di farmaci online, anche se l’acquisto effettivo si rivela una pratica non abituale. Le categorie terapeutiche più comuni dichiarate dagli intervistati sono i farmaci per la perdita di peso (27,57%) e per l’influenza (27,57%), mentre i farmaci per la disfunzione erettile rappresentano l’11,3%, un dato ragionevolmente sottostimato per via dell’imbarazzo sociale che spesso accompagna l’acquisto di questo genere di medicinali.