Farmaci, Anaao: ogni anno buttate tonnellate di medicinali
Sono circa 6mila le tonnellate di farmaci che ogni anno gli italiani gettano nella spazzatura perché scaduti o inutilizzati perché acquistati in eccesso senza una reale motivazione. Il dato proviene da uno studio condotto da Anaao, l’associazione dei medici e dei dirigenti del Servizio Sanitario Nazione. Dal Rapporto Rifiuti Urbani 2015 di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) è emerso uno scarto di 1.546,4 tonnellate di farmaci.Di questi, 100,9 tonnellate sono medicinali scaduti pericolosi (medicinali citotossici e citostatici) e da 1.445,5 tonnellate di quelli scaduti, ma non pericolosi. Al termine del 2014 la spesa sostenuta per lo smaltimento dei farmaci è stata quantificata intorno a 2,3 milioni di euro. Una sottostima, questa, del volume totale andato nei rifiuti.
I farmaci giungono a scadenza non solo nelle mani dei pazienti ma anche sugli scaffali delle farmacie che arrivano a costituire dei veri e propri silos di stoccaggio. Molto dello spreco è imputabile al sovradimensionamento di confezioni e blister. Uno studio condotto dal British Medical Journal, citato da Anaao, affronta il problema del confezionamento di farmaci costosi, come quelli oncologici, distribuiti in fiale contenenti una quantità di principio attivo superiore a quella necessaria e quindi necessariamente sprecata, e calcola che il 10% del volume dei farmaci erogati finirà nel cestino (l’equivalente di 1,6 miliardi di euro).
Ma gli sprechi in ambito farmaceutico si confrontano inevitabilmente con il problema appropriatezza della prescrizione. Secondo il Rapporto OsMe, nel 2015 il consumo di antibiotici è diminuito del 2,7%, ma il loro impiego inappropriato supera il 30% nelle condizioni cliniche degli adulti prese in esame (infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie e delle vie respiratorie). Quest’ultime, quand’anche nel 80% dei casi si sia riscontrata una patogenesi virale, sono state trattate, in modo inappropriato.