TopNews. Europee 2019, Climate Action Call: Ue difenda clima e ambiente
Agire ora per fermare i cambiamenti climatici. Associazioni, imprese e personalità di tutta Europa hanno lanciato un appello all’Unione europea perché riduca prima possibile le emissioni di gas serra, per limitare l’aumento della temperatura media globale entro 1.5°C. E al tempo stesso consideri una priorità la lotta al cambiamento climatico, con una serie di interventi che prevedono lo stop alle fonti fossili, il passaggio a un’economia circolare, la valorizzazione dell’efficienza energetica. L’ambiente torna in primo piano negli appelli lanciati dalla società civile in vista delle prossime elezioni.
A lanciare la Climate Action Call è il Climate Action Network Europe, la rete che riunisce diverse organizzazioni ambientaliste di 35 paesi dell’area europea. L’appello elenca cinque punti chiave per chiedere alla Ue e ai candidati alle europee azioni più incisive nella riduzione delle emissioni di gas serra, al fine di contenere l’aumento della temperatura media globale entro 1.5°C. Ed è stato lanciato a ridosso del vertice dei capi di Stato e di Governo dell’Ue in programma a Sibiu (Romania) il 9 maggio e a meno di venti giorni dalle elezioni europee, sulla scia anche della mobilitazione che sta portando in piazza i cittadini, soprattutto i più giovani, che chiedono politiche più ambiziose nel contrasto al cambiamento climatico. I firmatari della Climate Action Call chiedono quindi ai leader europei e ai candidati alle elezioni del nuovo Parlamento di dare una risposta concreta alle recenti mobilitazioni attraverso l’assunzione di impegni tangibili sul fronte dei cambiamenti climatici.
L’appello esprime cinque richieste in particolare:
- Accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere il prima possibile l’obiettivo di zero emissioni nette.
- Pianificare la cessazione dell’utilizzo delle fonti fossili e supportare gli interventi volti a favorire l’efficienza energetica, la diffusione delle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni al di fuori del settore energetico.
- Adottare adeguate misure sociali ed economiche per accompagnare la transizione ad un’economia low-carbon e aumentare il supporto ai paesi in via di sviluppo nella mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
- Intensificare gli sforzi per promuovere l’economia circolare e l’efficienza nell’uso delle risorse.
- Riconoscere la protezione della biodiversità e il risanamento degli ecosistemi come elementi centrali nell’azione climatica.
In Italia hanno aderito all’appello Italian Climate Network, Legambiente – i due membri italiani di CAN Europe – e il Water Grabbing Observatory. “I prossimi anni saranno cruciali – ha dichiarato Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale di Legambiente – Per non superare la soglia critica di 1.5°C e raggiungere zero emissioni nette entro il 2040, come contributo europeo alla decarbonizzazione del pianeta entro la metà del secolo, serve avviare da subito una profonda trasformazione di tutti i settori dell’economia europea che avrà un forte impatto sociale. Sfida ambiziosa possibile solo con il pieno coinvolgimento dei cittadini europei, grazie a un nuovo contratto sociale, ovvero un Green New Deal Europeo, sostenuto con forza dai nuovi Parlamento e Commissione”.
“Secondo il recente rapporto dell’IPCC, senza un deciso cambiamento di rotta la soglia dei +1.5°C verrà raggiunta in soli 12 anni – ha dichiarato Riccardo Rossella, Coordinatore delle relazioni internazionali di Italian Climate Network – I nuovi Parlamento e Commissione Europea opereranno quindi in un quinquennio decisivo per la sfida climatica, dove l’UE è chiamata ad aumentare notevolmente i suoi impegni per raggiungere il più velocemente possibile l’obiettivo di zero emissioni nette”.
Una chiamata all’azione che chiede all’Europa più ambizione per il clima e rappresentati adatti a raccogliere la sfida: “L’emergenza climatica richiede parlamentari, capi di stato e istituzioni che siano all’altezza della sfida di decarbonizzare l’economia – afferma Marirosa Iannelli, Presidente di Water Grabbing Observatory – Questa chiamata all’azione diviene particolarmente significativa alle porte delle elezioni europee. Si tratterà tra scegliere una Commissione e un Parlamento in grado di raggiungere questi obiettivi oppure avere rappresentanti inadatti per questa grande sfida. L’Europa deve aumentare l’ambizione per il clima, implementare misure di adattamento e riduzione del rischio, sostenere l’economia circolare, e acquisire un ruolo centrale nel supporto ai paesi in via di sviluppo per mitigazione e adattamento al cambiamento climatico”.
Notizia pubblicata il 08/05/2019 ore 11.09