Europa, nuove etichette su prodotti alimentari per bambini e celiaci
Il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza una relazione che propone nuove regole sull’etichettatura del latte per neonati e degli alimenti per persone che necessitano di diete speciali più efficaci nel proteggere i consumatori e offrire chiarezza all’industria alimentare. Stop all’abuso del concetto di alimenti dietetici, via i pesticidi dai prodotti destinati ai bambini e più attenzione per i diabetici. I legislatori europei devono costringere l’industria a garantire l’immissione sul mercato di prodotti per lattanti e bambini senza pesticidi o qualsiasi altro tipo di sostanza tossica. Il testo votato oggi dal Parlamento verrà discusso nei negoziati con il Consiglio europeo e solo successivamente diventerà legge.Troppa confusione tra prodotti alimentari di consumo corrente e alimenti destinati a gruppi specifici. E’ la considerazione della Commissione europea alla base della revisione del regolamento “relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini e agli alimenti destinati a fini medici speciali” ( l’1-2% dei prodotti presenti sul mercato) approvato oggi dal Parlamento europeo a Strasburgo. La confusione riguarda anche prodotti come barrette proteiche per sportivi, integratori alimentari per gestanti, alimenti arricchiti di calcio e vitamina D destinati agli anziani, prodotti dimagranti, che vengono acquistati anche inconsapevolmente. Tra le cause della confusione, la disomogeneità d’interpretazione e la diversità di applicazione della direttiva quadro negli Stati membri, oneri amministrativi, modifiche alla composizione a all’etichettatura e scarse informazioni ai consumatori.
Latte per neonati, niente pubblicità che disincentivi quello materno. I prodotti di latte (diversi quindi da quello materno) per neonati fino ai 12 mesi non dovrebbero avere foto di bambini o immagini che ne “idealizzino l’uso” sulle confezioni. I deputati chiedono inoltre che la Commissione riveda il quadro giuridico, oggi ritenuto troppo complesso, sull’etichettatura per i prodotti di latte per i bambini fra i 12 e i 36 mesi e proponga nuove regole. Le bevande a base di latte destinate ai bambini sono attualmente commercializzate sul mercato europeo, secondo quanto disposto dalla direttiva quadro 2009/39/CE. Vi è tuttavia una mancanza di consenso fra gli Stati membri dell’Unione sulle modalità con cui questi prodotti debbano essere regolamentati. Per poter continuare ad assicurare l’elevato livello di protezione indispensabile per un gruppo di consumatori particolarmente vulnerabili, secondo gli eurodeputati sarebbe utile disporre del parere scientifico dell’Efsa in merito all’opportunità di inserire negli atti delegati della Commissione prescrizioni specifiche in materia di composizione ed etichettatura relativamente a tali prodotti.
Regole speciali per i prodotti contenenti glutine. I deputati chiedono regole speciali sull’etichettatura dei prodotti contenenti glutine per tutelare le persone con determinate intolleranze. Questi prodotti dovrebbero contenere meno di 100 mg di glutine per chilo e dovrebbero essere etichettati come alimento a “tenore di glutine molto basso”. I prodotti con meno di 20mg di glutine per chilo porterebbero l’etichetta: “senza glutine”. L’attuale regolamento competente (1924/2006) manca dei profili nutrizionali, veri “portainsegna” dell’alimento e determinanti nella scelta di apporre o meno un’indicazione su un prodotto. L’Associazione Italiana Celiachia aveva ritenuto indispensabile l’inserimento nel Regolamento Ue di prodotti destinati alla dieta senza glutine del celiaco, unica terapia ad oggi nota per il trattamento della celiachia, patologia a componente genetica, multifattoriale ed autoimmune, oltre che irreversibile.
Stop all’abuso del concetto di alimenti dietetici. I deputati sono preoccupati che un numero crescente di prodotti alimentari siano definiti dietetici. Pertanto, il Parlamento chiede che le nuove regole sull’etichettatura riguardino le diete ipocaloriche destinate a sostituire l’alimentazione quotidiana di una persona o le diete per le persone obese. Queste includono gli “alimenti destinati a diete a basso contenuto calorico (800-1.200 calorie al giorno) e gli “alimenti destinati a diete a bassissimo contenuto calorico (400-800 calorie). L’etichettatura degli alimenti dietetici destinati a tutti deve invece essere disciplinata dal regolamento UE del 2006 sulle indicazioni di salute, aggiungono i deputati.
“Very Low Calorie Diet Products” per i diabetici. Di fronte a 32 milioni di europei affetti da diabete, gli eurodeputati chiedono un’attenzione particolare che non prevede necessariamente l’adozione di norme alimentari specifiche. Il quadro europeo vece infatti un aumento del 16% dei casi di diabete da oggi al 2030, causato in particolare dall’obesità endemica e dall’invecchiamento della popolazione europea. Per questo motivo c’è l’intenzione è di includere i Very Low Calorie Diet Products (VLCD) nel campo di applicazione del presente regolamento, integrandoli nella definizione di alimenti destinati a fini medici.
No alla presenza di pesticidi negli alimenti destinati a gruppi vulnerabili della popolazione. Gli eurodeputati hanno concordato che l’attuale regolamento europeo non è soddisfacente. I legislatori europei devono costringere l’industria a garantire l’immissione sul mercato di prodotti per lattanti e bambini senza pesticidi o qualsiasi altro tipo di sostanza tossica. Questo è il motivo della presentazione di emendamenti che prevedono il principio del divieto di pesticidi negli alimenti specifici, pur accettando la presenza fortuita di tracce di prodotti chimici. Se determinati pesticidi contaminano l’ambiente, i loro residui possono purtroppo essere presenti nei prodotti in questione.
«Gli alimenti destinati a consumatori particolari siano regolati da norme su misura», ha detto la relatrice della relazione, la belga Frédérique Ries. «Attenzione ai diabetici e ai consumatori con intolleranze al glutine, un’intolleranza potenzialmente mortale». «Dobbiamo proteggere la fetta della popolazione più vulnerabile della nostra società, visto che non essendo consumatori come gli altri hanno bisogno di maggiori tutele». La Ries si è detta «convinta che la presidenza cipriota (che erediterà la Presidenza di turno dell’Ue dal 1 luglio) sia coerente a questo approccio e che si arrivi presto ad un accordo». Il testo votato oggi dal Parlamento verrà infatti discusso nei negoziati con il Consiglio europeo e solo successivamente diventerà legge.
di Alessio Pisanò
Twitter @AlessioPisano