Europa: al via piano contro traffico illegale di specie selvatiche
Flora e fauna selvatiche vanno protetti, altrimenti fra pochi anni non ci saranno più elefanti, né rinoceronti, sacrificati sull’altare del bracconaggio e del traffico di specie selvatiche e protette. Sono attività illegali che muovono un giro d’affari immenso e rappresentano una delle attività criminali più redditizie in tutto il mondo: i gruppi di criminalità organizzata coinvolti muovono ogni anno da 8 a 20 miliardi di euro, come per il traffico di droga o armi. Per questo la Commissione europea ha adottato un piano d’azione per contrastare il traffico di specie selvatiche all’interno dell’UE e rafforzare il ruolo dell’Unione nella lotta contro queste attività illegali.
“Negli ultimi anni il traffico illegale di specie selvatiche ha subito una vera e propria impennata – denuncia Bruxelles – Secondo le stime, i gruppi di criminalità organizzata coinvolti maneggiano da 8 a 20 miliardi di euro ogni anno, cifre equivalenti a quelle del traffico di droga, di persone e di armi. Questo traffico non solo minaccia la sopravvivenza di alcune specie emblematiche, ma alimenta la corruzione, miete vittime umane e priva le comunità più povere di fonti indispensabili di reddito. Inoltre, rappresenta una minaccia alla sicurezza dell’Africa centrale, dove le milizie e i gruppi terroristici finanziano parte delle proprie attività proprio con questo traffico”.
L’Unione europea rappresenta una regione di destinazione, origine e transito del traffico di specie in via di estinzione, sia flora sia fauna selvatica: nel 2014 sono stati uccisi più di 20mila elefanti e 1200 rinoceronti, e dopo anni di recupero le loro popolazioni sono oggi nuovamente in calo. Il piano dell’Europa comprende una serie di iniziative, da realizzare entro il 2020, che si muovono su tre priorità. Una riguarda la necessità di prevenire il traffico di specie selvatiche e ridurre l’offerta e la domanda di prodotti illegali: entro fine 2016, ad esempio, la Commissione metterà a punto orientamenti per sospendere l’esportazione dall’Unione di articoli di avorio usati. Bisogna poi migliorare l’applicazione delle norme esistenti e combattere più efficacemente la criminalità organizzata attraverso il rafforzamento della cooperazione tra competenti agenzie di contrasto quali Europol. L’altra azione prioritaria è il rafforzamento della cooperazione tra paesi di origine, di destinazione e di transito, anche attraverso un sostegno finanziario strategico dell’UE per contrastare il traffico nei paesi di origine, contribuire a rafforzare le capacità di controllo e creare fonti di reddito a lungo termine per le comunità rurali che vivono in zone ricche di specie selvatiche.
Il piano d’azione è stato elaborato da un nucleo copresieduto dall’Alta Rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione Federica Mogherini e dal Commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca Karmenu Vella, con la stretta collaborazione del Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica e del Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos. Ha detto Federica Mogherini: “Il traffico di specie selvatiche e il bracconaggio alimentano l’insicurezza e l’instabilità in molti paesi e regioni. Possono fornire risorse a gruppi armati e incoraggiare la corruzione. Dobbiamo forgiare solide alleanze con i paesi lungo la rotta del traffico: origine, destinazione e transito. L’UE è pronta a collaborare con i partner per eliminare questa forma di traffico illegale e sostenere le comunità interessate.” Per Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, “il traffico di specie selvatiche è una grave minaccia alla sostenibilità del nostro futuro e dobbiamo combatterlo su più fronti. Al ritmo attuale i bambini nati oggi vedranno morire gli ultimi elefanti e rinoceronti selvatici prima di aver compiuto 25 anni. Il nuovo piano d’azione sottolinea il nostro impegno a porre fine a questa attività criminale, alleando la volontà politica all’azione sul campo.”