Equitalia e le cartelle pazze, vittoria di Confconsumatori Latina
Per alcuni cittadini italiani continua l’incubo di ricevere una “cartella pazza” da Equitalia. Per fortuna ci sono casi che si risolvono in positivo. E’ toccato ad un cittadino di Latina che ha si è trovato un’ipoteca illegittima sulla propria casa per una cartella pazza del 2006, frutto di un errore archiviato, che è tornata a bussare dopo anni. L’utente si è rivolto a Confconsumatori di Latina ed è stato difeso dalla richiesta illegittime. Ecco in sintesi com’è andata. Nel 2006 il cittadino riceve una cartella di pagamento da Equitalia per la somma di oltre 72.000 euro. In seguito, però, la cartella viene annullata dall’Agenzia delle Entrate poiché non dovuta. Nonostante questo, Equitalia nel 2011 notifica una nuova intimazione di pagamento, fondata sulla stessa cartella già annullata e iscrive un’ipoteca sull’immobile di proprietà dell’utente.
La vittima è stata costretta a proporre ricorso contro l’intimazione di pagamento dinanzi alla Commissione Tributaria di Latina, tramite i legali di Confconsumatori. Il Collegio giudicante ha dichiarato la cessata materia del contendere anche in conseguenza del fatto che l’Agenzia dell’Entrate, costituendosi in giudizio, ha precisato e confermato la circostanza dell’annullamento della cartella esattoriale e del consequenziale ritiro della pratica di recupero.
“Quanto è accaduto è estremamente grave – dichiara l’avvocato Barbara Romano legale di Confconsumatori Latina che ha difeso il cittadino in giudizio – poiché si tratta di un caso di evidente errore e nonostante l’annullamento della cartella nel lontano 2006, Equitalia imperterrita ha continuato a vessare il cittadino con richieste illegittime arrivando sino alla iscrizione della ipoteca sulla casa di proprietà”.
“Questa sentenza – continua l’avv. Franco Conte Presidente di Confconsumatori Latina – dimostra ancora una volta come troppo spesso Equitalia proceda con l’attività di riscossione anche in casi in cui non sussiste alcun diritto recando gravi danni ai consumatori. Nel caso specifico il nostro assistito aveva, tra l’altro, l’urgente necessità di vendere l’immobile e l’iscrizione di ipoteca gli ha di fatto creato notevoli disagi per i quali l’associazione sta già predisponendo per il tramite dei suoi legali un azione di risarcimento danni”.