EniWhere, ecco il vincitore del concorso “Inventami” di Eni
E’ stato “EniWhere” il progetto vincitore del concorso “Scopri il talento – Inventami” lanciato ad agosto scorso da Eni, insieme alle Associazioni dei consumatori. Un’idea giovane che utilizza le nuove tecnologie, di cui tutti ormai disponiamo, per fornire un aiuto concreto al consumatore.
Ad idearlo è stato Carlo Brancati, un ragazzo romano esperto di Information Technology che ha partecipato al concorso per Assoutenti. Alla base del progetto “EniWhere” c’è un’idea semplice, a cui però nessuno aveva mai pensato: dare al consumatore la possibilità di effettuare un rifornimento di carburante o una sosta di servizio nella stazione Eni più vicina e più conveniente. Come? Con un semplice click sul proprio smartphone o su un qualunque dispositivo mobile, potrà effettuare un check-in virtuale presso il distributore o l’area di servizio più vicina conoscendo in anticipo tutti i servizi disponibili: quali tipi di carburanti ci sono e quanto costano, se ci sono bar, ristoranti, edicole, officina, gommista eccetera.
E mentre il consumatore trova le informazioni per sé, le fornisce anche agli altri poiché nello stesso tempo informa tutti i suoi amici di social network, da Facebook a Google +. Un modo quindi per dire ai nostri amici che ci troviamo in quella stazione di servizio, senza dover telefonare o mandare messaggi. Ed è anche un modo per stimolare la concorrenza tra i diversi gestori delle stazioni di servizio.
“La mia idea sfrutta la geolocalizzazione che è la nuova frontiera del web e trova la sua massima espressione nei social network – ha spiegato Carlo Brancati – Questo innesca sicuramente nuovi livelli di branding. In questo modo l’azienda stessa è spinta a fare meglio per essere premiata dalla scelta del consumatore. Non si tratta di una nuova App, ma si sfruttano quelle già disponibili, riempiendo di contenuti le piattaforme già esistenti”.
“Si tratta di una piccola idea che funziona da enzima, in grado di innescare altri cambiamenti – ha dichiarato Gianni Di Giovanni, il Direttore Comunicazione di Eni – E’ la prima volta che vien fatta un’iniziativa del genere e faremo di tutto per realizzare anche gli altri progetti che non hanno vinto perché si tratta di idee simpatiche e innovative”.
Sono tanti, infatti, i progetti presentati dalle Associazioni dei consumatori: al secondo posto, ad esempio, è arrivato “Eni parla chiaro e scrive Braille”, presentato da Federconsumatori e rivolto alle persone con disabilità visive e uditive. Terzo classificato è stato il progetto, presentato sempre da Assoutenti, “Eni easy cash & pay”, seguito dal progetto “Gratta e vinci la bolletta” di Lega Consumatori.
Nella Commissione di valutazione dei progetti, costituita da 11 membri, è stato designato dal Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti Carlo Rienzi del Codacons che, durante la giornata di premiazione che si è celebrata oggi presso il palazzo dell’Eni a Roma, ha sollevato una nota polemica: “Questo concorso ha un limite: alla base c’è la vendita dei prodotti, mentre in questo momento dovremmo pensare a come evitare gli sprechi. Oggi la fiducia dei consumatori verso il settore dell’energia è sotto zero, nonostante parliamo di un prodotto che è onnipresente nelle nostre vite. A volte – ha aggiunto Rienzi – sono gli stessi consumatori ad abusare nel consumo di energia. Io vorrei che un’azienda come Eni, che ha ancora una funzione di servizio pubblico, si occupi anche di come vendere in modo trasparente, evitando inutili sprechi e dannosi abusi”. Insomma, siamo in un momento in cui aziende grosse, anche nel settore dell’energia, possono essere protagoniste di un cambiamento di atteggiamento verso il consumatore?
Di Giovanni ha ricordato che Eni, qualche tempo fa, ha lanciato l’iniziativa “Non sprecare” in cui forniva appunto 21 consigli su come risparmiare. Certo un’azienda come Eni, che ha più disponibilità di altre, potrebbe essere al centro del cambiamento del settore energetico anche lanciando più spesso iniziative di questo tipo: si fa bene ai giovani e alle tasche dei consumatori.
di Antonella Giordano