Nelle preoccupazioni dei Consumatori c’è il passaggio al mercato libero dell’energia. E ci sono le mosse della nuova Autorità per l’energia, dopo le proposte di nomina dei nuovi componenti fatte dal Consiglio dei Ministri. La novità del prossimo anno, con l’abolizione definitiva del mercato tutelato prevista per luglio 2019, trova i cittadini ancora scarsamente informati e poco preparati. Questo fa dire a Federconsumatori che sarebbe meglio spostare la data di un anno e farla slittare a luglio 2020.

Da settembre, intanto, sul portale predisposto da Arera e gestito dall’Acquirente Unico in cui sono contenute tutte le offerte PLACET (a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela)  saranno presenti anche le offerte sul mercato libero. Federconsumatori sostiene che i cittadini sanno ancora troppo poco della fine del mercato tutelato. “Presso i nostri sportelli abbiamo sondato il grado di informazione e consapevolezza dei cittadini circa questo importante e delicato passaggio, con risultati a dir poco sconfortanti – afferma l’associazione – Per questo si rende necessario, a nostro avviso, adottare un provvedimento che sposti di un anno la data di abolizione del mercato tutelato, facendola slittare a Luglio 2020. Si tratta di un passaggio fondamentale, se si vuole davvero permettere ai cittadini di affrontare con la dovuta preparazione e consapevolezza questo passaggio, senza esporli a rischi inutili e avventati”.

Per garantire la dovuta trasparenza, Federconsumatori chiede poi di realizzare una campagna informativa istituzionale, che a questo punto non dovrebbe rappresentare un problema, data l’indicazione dei nuovi componenti dell’Autorità per l’energia che potrà tornare a essere pienamente operativa, dopo i mesi di prorogatio.

Proprio sui nuovi componenti designati dal CdM – che dovranno avere il parere delle Commissioni competenti del Parlamento – si sofferma Codici che parla di diffusi conflitti d’interesse. “Appare difficile accettare un collegio che per la prima volta nella storia presenta 4 componenti su 5 in pieno conflitto d’interessi”, dice Codici. Fra questi c’è Stefano Saglia, che si è già dimesso dal suo ruolo di consigliere d’amministrazione di Terna spa. “Spiace apprendere  – commenta il segretario nazionale Codici Ivano Giacomelli – che venga designato un politico e consigliere d’amministrazione di una delle più grandi società di reti per la trasmissione dell’energia, quando ci saremmo augurati di vedere ai vertici di un’authority importante come questa, soggetti più vicini al mondo dei Consumatori, che delle aziende e della politica”. I consumatori dovranno affrontare presto il passaggio al mercato libero. “Occorre tenere alta l’attenzione di ogni scelta riguardante questo settore – conclude Codici – A gestire l’operazione sarà, infatti, proprio l’Arera che non deve diventare l’ennesimo carrozzone”.


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