Energia, Adiconsum: tutelare consumatori per la fine del mercato tutelato
Il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia pone un problema: come tutelare in modo adeguato i consumatori? Non tutti sono adeguatamente informati, quello di luce e gas è un mercato “difficile” da comprendere appieno da parte dei cittadini, e in vista della fine del mercato di maggior tutela, previsto dal primo luglio 2019, si sta moltiplicando la pressione promozionale delle aziende, che cercando di conquistare nuovi clienti. I consumatori del mercato di maggior tutela, dice Adiconsum, sono di fatto in trincea, sottoposti a un fuoco di fila di messaggi promozionali. Come garantire la loro tutela?
Sostiene il presidente Adiconsum nazionale Carlo De Masi: “Le imprese di vendita (circa 1.000), sulla base dell’attuale normativa, hanno posto in essere una campagna aggressiva delle loro offerte, per accaparrarsi una fetta di mercato, tenendo conto che 17 milioni di famiglie e 3 milioni di Partite Iva non hanno ancora scelto il mercato libero. Sarà, come già lo è, una “battaglia” senza esclusione di colpi da parte di venditori nuovi per trovarsi al 1° luglio 2019 ben posizionati nel mercato libero e per consolidare la loro capacità di vendita – prosegue De Masi – L’oggetto del desiderio resta, sempre e comunque, il consumatore, al quale, già da tempo, viene offerto un contratto con risparmi spesso non realistici o con tempistiche discutibili”.
L’associazione chiede dunque che si trovino, da qui a luglio del prossimo anno, soluzioni che accompagnino con le dovute garanzie il passaggio al mercato libero e interventi volti a una migliore tutela dei consumatori. Adiconsum propone di “assicurare la tutela dei dati degli utenti grazie ad una gestione, sicura e trasparente, come già avviene, attraverso il Sistema Informativo Integrato curato dall’Acquirente Unico” e di “aumentare il bonus sociale e renderlo facilmente esigibile alle famiglie incapienti, che sono oltre 5 milioni”. Chiede poi che le offerte “Placet”, previste dall’attuale normativa, abbiano caratteristiche simili a quelle che hanno connotato il mercato di maggiore tutela. Altra richiesta dell’associazione è quella di garantire i consumatori affinché, in caso di fallimento delle imprese venditrici, i costi non vengano scaricati sulle fatture di chi ha correttamente pagato. Altre proposte sono quelle di promuovere in quest’anno una campagna di informazione istituzionale volta ad aumentare il livello di autotutela dei consumatori e di definire rapidamente la normativa per la costituzione dei gruppi di acquisto.
Queste, secondo Adiconsum, sono le condizioni e le garanzie utili per un passaggio dei cittadini-consumatori dal mercato tutelato al mercato libero. “Ovviamente – conclude De Masi – Adiconsum resta disponibile a fare la propria parte per assistere i cittadini-consumatori, in tutte le proprie sedi sul territorio, per corrispondere a queste nuove esigenze, che, se non opportunatamente governate, possono trasformarsi in emergenze sociali”.