Quanto consuma la filiera del cinema in Italia? Quanto si potrebbe risparmiare adottando misure a favore dell’efficienza energetica nelle sale? A queste domande risponderà il primo “Rapporto sul Cinema in Classe A”, realizzato da Enea e Green Cross Italia analizzando i dati della filiera cinema in Italia, dalle produzioni alla visione in sala. Il documento sarà presentato il 10 novembre nell’ambito di Ecomondo, la grande fiera dedicata alla green economy che apre oggi battenti a Rimini. Il Rapporto è frutto del lavoro della campagna #CinemaInClasseA, lanciata da ENEA e Green Cross Italia al Lido di Venezia durante la 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nell’ambito del Green Drop Award, il premio per il film che meglio interpreta i temi della sostenibilità. L’iniziativa, che si coordina  la più ampia campagna di ENEA, “Italia in classe A”, punta a promuovere l’uso ottimale dell’energia e diffondere il concetto stesso di efficienza e sostenibilità nel comparto dei media audiovisivi, dal cinema alla tv, con il coinvolgimento di VIP e produzioni per promuovere per raggiungere cittadini, consumatori e utenti finali.

La sensibilizzazione su tematiche ambientali ed efficienza energetica può passare dunque anche attraverso lo schermo cinematografico. “In Italia nel 2015 sono stati attivi 3.354 schermi, il che significa altrettante sale, arene, cinema-teatri: si tratta di luoghi pubblici che raramente, anche in occasione di recenti restauri, hanno tenuto conto dei vantaggi offerti da un sistema di efficientamento energetico”, spiega Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award per Green Cross Italia.

Le stesse produzioni possono partecipare al cambiamento intervenendo su tutta la filiera produttiva, dall’utilizzo di tecnologie green alle location e gli spostamenti”, anticipa Antonio Disi, responsabile del servizio Comunicazione dell’Unità Efficienza Energetica per ENEA. “Se già oggi tutto il cinema italiano applicasse dei protocolli certificati di efficienza si potrebbe praticare una riduzione stimata delle emissioni pari a 1.120 tonnellate di CO2, l’equivalente di un anno di consumi di gas di 1.200 famiglie italiane. Senza dimenticare l’impatto sociale in termini di diffusione di buone pratiche di cui il cinema può essere veicolo per sensibilizzare cittadini, consumatori e utenti finali. Dalla raccolta differenziata all’utilizzo di auto elettriche, anche il grande schermo può puntare sulle tematiche ambientali e sull’efficienza energetica, mostrando esempi e modelli positivi che aiutino a far maturare nella coscienza di ognuno l’impegno ambientale quotidiano”. 


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