Economia, Istat: ciclo economico difficile. UNC: “Ancora rischio recessione”
Si confermano le difficoltà dell’attuale ciclo economico italiano. Il quadro economico internazionale mostra “persistenti segnali di debolezza”, prosegue la fase attuale di rallentamento, e nel quarto trimestre del 2018 il Pil italiano ha segnato una lieve diminuzione ma la seconda consecutiva. “L’inflazione torna ad aumentare ma il quadro complessivo indica un posizionamento su valori storicamente bassi. La fiducia di famiglie e imprese è peggiorata. L’indicatore anticipatore ha registrato una ulteriore diminuzione, confermando le difficoltà dell’attuale fase ciclica dell’economia italiana”.
Così l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, diffusa oggi. Nel capitolo prezzi, l’Istituto rileva che “dopo il rallentamento dei due mesi precedenti, in febbraio l’inflazione complessiva segna un recupero, con l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) che risale all’1,1%su base tendenziale. Al netto delle componenti maggiormente volatili, l’inflazione di fondo si mantiene, tuttavia, invariata su un ritmo di crescita pari a circa la metà (+0,5%)”.
La fase attuale di rallentamento dell’economia prosegue. Non sono prospettive buone, sottolinea l’Unione Nazionale Consumatori. “Traducendo il linguaggio tecnico dell’Istat, insomma, permane il rischio che anche nel I trimestre 2019 prosegua la recessione – afferma Massimiliano Dona, presidente UNC – Nel IV trimestre 2018, infatti, solo le esportazioni ed i mezzi di trasporto hanno avuto un incremento congiunturale consistente, superiore all’1%, rispettivamente +1,3% e +1,2%. La spesa delle famiglie residenti è sempre al palo, +0,1%. Inoltre preoccupa il crollo degli ordinativi di dicembre, -5,3% su base annua, -1,8% sul mese precedente. Come dice l’Istat, si conferma la fase di difficoltà dell’industria”.