Dalle etichette alimentari comincia il “racconto del cibo”. Quando si fa la spesa al supermercato, facendo lo slalom fra un reparto e l’altro, con un occhio alla salute, uno al gusto e uno al portafogli, c’è un’azione che i consumatori possono e devono fare per essere più consapevoli di quello che comprano e di quello che mangiano: leggere il lato B del cibo, ovvero le etichette. Lo spiega Enrico Cinotti, vicedirettore del mensile Il Salvagente, da oltre vent’anni al lavoro nel campo dei consumatori, nel suo libro “È facile fare la spesa se sai leggere l’etichetta. Tutto quello che devi sapere per evitare inutili rischi e tutelare  la tua salute” (Newton Compton Editori).

e-facile-fare-la-spesa-se-sai-leggere-letichetta_8711_Il volume verrà presentato stasera a Roma alle 18.00 nella libreria Feltrinelli di via  Vittorio Emanuele Orlando 78/81. Insieme all’autore saranno presenti Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori, e Stefano Masini, responsabile ambiente e consumi di Coldiretti. Coordinerà Riccardo Quintili, direttore del mensile Il Salvagente.

Il libro promette di dare al consumatore la capacità di leggere le etichette dei cibi e di scegliere cosa comprare senza essere scelti dal prodotto. In piena consapevolezza. Anche perché tutte le inchieste sulle contraffazioni e le truffe che hanno attraversato l’industria agroalimentare – Cinotti le conosce perché molte le ha firmate proprio lui – dimostrano che la tutela del consumatore non è certo il faro seguito da tutte le aziende. Leggere le etichette dei prodotti che si acquistano è dunque il primo passo per diventare consumatore consapevoli, per sapere cosa si sta comprando e quali sono gli ingredienti di quello che finisce dallo scaffale del supermercato al carrello della spesa e poi sulla tavola. La promessa del volume è grande: “Grazie a questo libro diventeremo dei veri e propri esperti di termini di scadenza e modalità di conservazione, potremo capire da dove provengono gli alimenti e conoscere la tipologia dei diversi allergeni, comprendere le differenze tra un prodotto fresco e uno surgelato, scoprire l’esatta natura degli additivi e i loro effetti sulla nostra salute”.

Il “racconto del cibo” parte dall’etichetta, spiega Cinotti nel libro, raccontando come si stia ormai passando a un’epoca in cui quello che viene vantato è l’assenza di alcuni ingredienti dai cibi – emblematico il caso dell’olio di palma. Scrive infatti Cinotti: “Stiamo progressivamente passando dall’epoca del cibo “con”, arricchito da nutrienti più o meno necessari ed esaltato proprio perché portava in dote “un qualcosa in più”, a quella del cibo “senza” – senza zucchero, senza glutine, senza olio di palma, senza sale, senza colesterolo – senza porci troppe domande e forse solo per disintossicarci dall’abbuffata di aggiunte alimentari alle quali il mercato e i messaggeri pub­blicitari ci hanno costretti negli anni passati. La speranza è quella di poterci presto concentrare sul cibo necessario ed equilibrato, senza troppi “con” e senza troppi “senza”. Non illudiamoci però: le aziende alimentari non faranno sforzi per aiutarci. Spetta a noi consumatori prendere consapevolezza di quello che portiamo in tavola e saper leggere e interpretare le etichette può essere un buon punto di partenza”.


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