Hobby e vacanze sono i settori più gettonati nell’e-commerce. Il  28% del fatturato del commercio elettronico viene speso nel settore del turismo ed il 41,3% in quello del tempo libero. Mentre fra le nuove tendenze, per quest’anno si prevede un aumento delle vendite per cibo e casa/arredamento. A fare il punto sull’e-commerce, ormai uscito da una dimensione di nicchia, è il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) che ha messo online un portale per i reclami: Conciliareonline.it.

Il mercato dell’e-commerce ha raggiunto anche in Italia volumi d’acquisto importanti, generando nel corso del 2018 un fatturato di 41,5 miliardi di euro, con una tendenza in crescita e un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. “Un fenomeno che non è più un’esclusiva di una nicchia di consumatori, ma che interessa ormai una larga parte della popolazione – spiega il CTCU – Si stima infatti che i consumatori online in Italia si attestino ad oggi alla cifra di 38 milioni e si prevede che il numero totale sia destinato a crescere sino a 41 milioni entro il 2023”. Gli acquisti vengono ormai fatti molto spesso anche in mobilità, in Italia molto più che nel resto d’Europa: l’85% degli shopper online italiani dichiara di fare acquisti con il proprio smartphone, una modalità di acquisto che del 34% nel 2018.

“I settori nei quali gli italiani sono più inclini a fare i propri acquisti online sono innanzitutto quelli che coinvolgono le vacanze e i loro hobby: infatti il 28% del fatturato dell’e-commerce viene speso nel settore del turismo ed il 41,3% in quello del tempo libero – prosegue l’associazione – Vi sono poi altre categorie di beni e servizi per i quali è atteso un grande aumento degli acquisti; in particolare nel 2019 si prevede un aumento del 27% nel settore alimentare e del 29% in quello della casa e dell’arredamento (fonte: report “e-commerce in Italia 2019”)”.

Col moltiplicarsi degli acquisti online, però, aumentano anche i reclami, con problemi che spesso riguardano il trasporto o la mancata consegna dei beni, oppure difetti di conformità dopo la ricezione del prodotto. Una possibilità in più, per il consumatore che sia incappato in qualche intoppo con i propri acquisti online, è offerta dal CTCU, che ha istituito l’Organismo di conciliazione Conciliareonline.it. “Per far valere i propri diritti come consumatore ed acquirente basta connettersi al portale Conciliareonline.it per accedere alla procedura di risoluzione extragiudiziale delle controversie di consumo derivanti da vendite di beni e servizi online – spiega l’associazione –  La procedura, oltre a poter essere condotta interamente online, è totalmente gratuita. Il Conciliatore, esaminato il caso presentato attraverso la piattaforma online, si occuperà di tentare di trovare una soluzione concordata con l’azienda”.


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