Da oggi si potrà svaporare nei locali pubblici. A stralciare il comma 10-bis dell’articolo 51 della legge Sirchia è stato un emendamento al decreto Istruzione presentato dal presidente della commissione Cultura della Camera Giancarlo Galan (Pdl) e approvato dai deputati il 23 ottobre scorso. Di fatto viene reso possibile «svapare» la «bionda elettronica» dove invece permane il divieto per le sigarette tradizionali: uffici, ristoranti, cinema, mezzi pubblici e bar. L’e-cig rimane invece vietata nelle scuole. Negativo il commento dell’Adoc: “Avevamo accolto con soddisfazione lo scorso giugno l’introduzione del divieto di fumo delle “e-cig” nei luoghi pubblici, accogliamo con disappunto l’abolizione di tale divieto – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – che va in contrasto con quanto sostenuto dal Consiglio Superiore della Sanità”.
“E’ stata cancellata una norma di civiltà e legalità” continua il Presidente sottolineando che l’Adoc ha sempre evidenziato la potenziale pericolosità di questo dispositivo soprattutto nella clientela più giovane dove c’è il concreto rischio di emulazione che può spingere i giovani consumatori sia ad assumere nicotina attraverso la sigaretta elettronica sia a passare al fumo tradizionale.
“Il divieto di fumo “elettronico” nei locali pubblici andava a colmare un vuoto normativo che stava contribuendo alla diffusione non controllata di questi nuovi dispositivi e all’insorgere di situazione complesse e potenzialmente dannose per i consumatori, fumatori e non, soprattutto giovani. Con l’abolizione del divieto si è fatto un pericoloso passo indietro che non condividiamo e che auspichiamo possa essere corretto” conclude Santini.


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1 thought on “E-cig, via libera nei luoghi pubblici

  1. Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc, ha fatto affermazioni giustissime e doverose, perché l’abolizione del divieto è in contrasto con quanto sostenuto dal Consiglio Superiore della Sanità, che è l’ autorevole e serio Organo di controllo sulla nostra salute.
    Sarebbe interessante sapere quali considerazioni di opportunità abbiano indotto Giancarlo Galan (Pdl) a presentare il suo emendamento e conoscere anche i nomi di quei deputati che lo hanno approvato il 23 ottobre scorso.
    E’ mai possibile che gli interessi economici prevalgano sulla salute, uno dei pochi beni importanti che ci restano?

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