DJ Fabo, al via udienza Corte Costituzionale sull’aiuto al suicidio
Al via l’udienza della Corte Costituzionale sulla legittimità dell’articolo del codice penale che riguarda istigazione e aiuto al suicidio (580 cp). Il dubbio di costituzionalità è stato sollevato dalla Corte d’Assise di Milano che si deve pronunciare sull’accusa a Marco Cappato, leader dell’associazione Luca Coscioni, per aver accompagnato Dj Fabo a morire in Svizzera nel febbraio 2017. Un caso di suicidio assistito, quello di Fabiano Antoniani, che ha scosso l’opinione pubblica.
Nell’attesa che la Consulta si pronunci, l’Eurispes ha diffuso la serie storica che mostra le opinioni degli italiani nei confronti di suicidio assistito, eutanasia e testamento biologico. Temi sensibili, nei confronti dei quali l’attenzione si fa alta soprattutto quando ci sono casi di cronaca impellenti, come sono stati quelli di Piergiorgio Welby, di Eluana Englaro e di Dj Fabo. Sei italiani su dieci sono favorevoli all’eutanasia (59,6%), oltre sette su dieci al testamento biologico (71,6%) e tre su dieci al suicidio assistito (29,9%).
Questi i dati dell’ultimo sondaggio condotto sul tema dall’Eurispes, che risale al 2016. Quando si riaccende l’attenzione dei media, spesso per casi di cronaca di grande impatto, diventa più marcata anche la valutazione dell’opinione pubblica. Ad esempio nel 2007, ricorda l’Eurispes, dopo i due casi di Terry Schiavo e Piergiorgio Welby, si registra il picco più alto degli italiani favorevoli all’eutanasia, con il 68% di “sì”. Nel 2010, all’indomani del caso Englaro, la percentuale è pressoché invariata al 67,4%. I consensi poi diminuiscono e arrivano alla metà degli italiani nel 2012, probabilmente – spiega l’istituto di ricerca – anche per il fatto che in quegli anni non sono stati portati alla ribalta casi che hanno toccato la sensibilità dell’opinione pubblica. Nel 2013 i consensi tornano a salire e arrivano al 64,6%.
Anche sul testamento biologico i favorevoli hanno sempre rappresentato nel tempo la maggioranza: nel 2007 ad essere d’accordo è il 74,7% dei cittadini, nel 2010 si registra poi il picco più alto con 8 italiani su 10 favorevoli (81,4%). Nel 2011 dice sì al testamento biologico il 77,2% degli italiani, nel 2012 il 65,8%, nel 2013 la quota sale al 77,3%, per poi diminuire di nuovo nel 2014 al 71,7% e nel 2015 al 67,5%. Sul tema del suicidio assistito, il monitoraggio, partito nel 2012, evidenzia nel 2013 il piccolo più alto delle dichiarazioni favorevoli (36,2%) e nel 2015 il dato più basso (25,3%).