A dieci giorni dall’entrata in applicazione delle nuove norme europee sulla privacy, la Commissione europea dà una serie di indicazioni ai leader Ue perché il mercato unico digitale sia completato a vantaggio di tutti. Con una comunicazione, presentata ieri, la Commissione ha indicato “una serie di azioni concrete che i leader europei possono intraprendere per proteggere la privacy dei cittadini e realizzare il mercato unico digitale dell’UE entro il 2018”. Molte cose sono state fatte, altre sono in fieri.La Ue ha posto fine alle tariffe di roaming, è stata proposta un’agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza, da dicembre di quest’anno, con le nuove norme contro il geo-blocking ingiustificato, i consumatori non incontreranno più ostacoli quando acquistano prodotti o servizi online all’interno della Ue.

Ora gli Stati devono garantire che le norme funzionino. Uno dei prossimi passaggi è rappresentato dalle nuove norme sulla privacy, che diventeranno operative il prossimo 25 maggio. Ha detto il Vicepresidente Andrus Ansip, responsabile per il mercato unico digitale: “I dati sono il fulcro dell’economia e della società dell’Unione europea. Il loro flusso deve essere libero ma anche sicuro e protetto. La Commissione europea ha presentato tutte le proposte per un mercato unico digitale; spetta ora ai leader dell’UE aprire la strada alle opportunità digitali”.

Sostiene Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere: “Le recenti rivelazioni nel caso “Facebook/Cambridge Analytica” confermano ancora una volta che l’UE ha fatto la scelta giusta mettendo in atto norme rigorose in materia di protezione dei dati. La raccolta di dati finalizzata alla manipolazione dell’opinione pubblica è inaccettabile. Siamo orgogliosi di stabilire nuovi standard mondiali per la protezione dei dati personali. Tale protezione è fondamentale per la fiducia dei consumatori in un’economia e in una società sempre più digitalizzate.”

Uno degli obiettivi della Ue è quello di rafforzare la protezione dei dati personali. Il 25 maggio entrerà in applicazione il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati. Dice Bruxelles: “Due terzi degli europei si dichiarano preoccupati del fatto di non avere alcun controllo sulle informazioni che forniscono online, mentre la metà si preoccupa di essere vittima di frodi. Il recente scandalo Facebook/Cambridge Analytica ha aumentato la consapevolezza che i dati potrebbero essere utilizzati in modo improprio se non sono protetti in modo adeguato”. Il nuovo regolamento promette una maggiore protezione dei dati dei cittadini attraverso il miglior controllo del trattamento dei dati personali da parte di imprese e amministrazioni pubbliche, compreso l’obbligo del chiaro consenso degli utenti al trattamento dei loro dati personali, e la notifica immediata e rapida delle violazioni dei dati.

C’è poi il Regolamento relativo alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche, proposto nel gennaio 2017 e attualmente in fase di discussione al Parlamento europeo e al Consiglio. Le norme si applicheranno sia agli operatori tradizionali delle telecomunicazioni sia ai servizi online, quali email, messaggistica istantanea e servizi vocali online. Questo significa che, senza il consenso degli utenti, il prestatore di servizi non potrà accedere ai dispositivi utilizzati dagli utenti. In questo campo, la Commissione invita i leader a trovare un accordo perché i negoziati col Parlamento europeo possano iniziare entro giugno di quest’anno.

 

Notizia pubblicata il 16/05/2018 ore 17.28


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