Acqua a Roma: nessun razionamento. Stop prelievi da Bracciano dal 1° settembre
Per ora la crisi dell’acqua a Roma è stata messa in pausa. La questione si è risolta con la previsione di un azzeramento progressivo dei prelievi dal lago di Bracciano. L’Acea potrà dunque continuare a prelevare acqua dal lago di Bracciano ma in forma ridotta, mentre lo stop alle captazioni partirà dal primo settembre. Lo ha deciso la Regione Lazio nei giorni scorsi, con un provvedimento che ha scongiurato la minaccia del razionamento di acqua per un milione e mezzo di romani. Almeno per ora.
“No razionamento #acqua, #RegioneperRoma. Di fronte a un problema puoi dire che è colpa di altri. O risolverlo”, ha twittato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Sulla pagina Facebook del Governatore viene così illustrato il provvedimento: “A fronte delle dichiarazioni di Acea di non essere in grado di assicurare il servizio idrico alle strutture ospedaliere, per evitare disagi ed emergenze di carattere sanitario, abbiamo stabilito che lo stop ai prelievi dal lago di Bracciano partirà dal 1 settembre 2017. Fino all’11 agosto, invece, il prelievo è limitato a 400 litri al secondo, mentre dal 12 agosto a 200 litri al secondo. Un azzeramento progressivo”. Viene confermato che il lago di Bracciano è a rischio. La vicenda è così spiegata dalla Regione: “Il 20 luglio la Regione ha firmato un’ordinanza per bloccare le captazioni di Acea sul lago di Bracciano, visto che erano andate oltre i limiti previsti dalla convenzione sottoscritta dalla stessa Acea. Acea dichiara che dal lago di Bracciano prende solo l’8% dell’’acqua di Roma, che nonostante questo è costretta a fare una turnazione di 8 ore a Roma e che non è in grado di attingere da altre fonti. Per evitare il razionamento dell’acqua e tutto quello che avrebbe comportato (anche in ambito sanitario) abbiamo deciso di procedere con uno stop progressivo dei prelievi dal lago di Bracciano”.
Se è comprensibile il sollievo del sindaco di Roma Virginia Raggi (su twitter scrive: “Abbiamo scongiurato che un milione e mezzo di cittadini rimanesse senz’acqua. È una buona notizia per tutti! Ma non abbassiamo la guardia”) ma ancor di più quello dei romani, gravati da una minaccia senza pari, l’evoluzione della vicenda non viene passata sotto silenzio dal Comitato per la Difesa del Lago di Bracciano, che critica l’azione dell’Acea e annuncia per oggi una manifestazione sotto la sede romanda di Acea.
“Il Comitato per la Difesa del Bacino lacuale Bracciano-Martignano prende atto con sdegno della proroga allo stop delle captazioni Acea decisa dalla Regione Lazio e ribadisce che in questa vicenda sono state violate numerose normative nazionali ed europee – si legge in una nota – Il lago di Bracciano non può essere sacrificato sull’altare delle incapacità di una spa che, mentre fa profitto sull’acqua bene comune, prosciuga il lago e, allo stesso tempo, crea una crisi idrica senza precedenti e minaccia di assetare Roma. Serve assolutamente un nuovo modello di governance dell’intero ciclo di gestione dell’acqua nel solco della disattesa legge regionale 5/2014”. Il Comitato aderisce dunque, insieme ai sindaci del lago, alla manifestazione indetta per oggi che porterà la protesta sotto la sede Acea di piazzale Ostiense.