Una denuncia per violazione dei diritti dei consumatori: a depositarla è stato il Movimento Difesa del Cittadino presso la Commissione Europea contro l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Oggetto di denuncia è la delibera dell’Aeeg, dello scorso 6 giugno, che conferma l’obbligo degli utenti di pagare la fornitura di energia elettrica e gas abusive, nonostante il 13 giugno siano entrate in vigore le nuove tutele, previste dalla direttiva europea 83/11. MDC: “Delibera Aeeg costituisce palese violazione di un diritto riconosciuto a tutti cittadini UE”.
La Direttiva consumatori 83/11/UE, recepita in Italia con Decreto legislativo 21/14, ha definito nuove tutele per il consumatore in materia di contratti a distanza e fuori dai locali commerciali: in particolare all’articolo 27 stabilisce l’esonero per l’utente di fornire qualsiasi prestazione corrispettiva in caso di fornitura non richiesta di beni e servizi (acqua, gas, elettricità) in quanto l’assenza di risposta del consumatore in questi casi non costituisce consenso. Lo stesso principio è stato confermato dalla modifica del Codice del Consumo che sui servizi non richiesti classifica la situazione come pratica commerciale scorretta.
Alla luce delle tutele legislative vigenti, il provvedimento dell’Autorità dell’energia 266/2014/R/Com del 06.06.14, che ha confermato l’obbligo degli utenti di pagare la fornitura di energia elettrica e gas abusive al netto della quota di commercializzazione, costituisce per MDC una palese violazione di un diritto riconosciuto a tutti cittadini UE e di un surrettizio aggiramento in via amministrativa.
“La Deliberazione dell’Aeeg – dichiara Francesco Luongo, vicepresidente MDC – concretizza una grave violazione nell’applicazione del Diritto comunitario e un inadempimento in via amministrativa tale da porre il consumatore italiano in una situazione di disparità di trattamento in Italia rispetto alla regolamentazione armonizzata nell’Unione. Aspettiamo fiduciosi una risposta a questa denuncia, auspicando una retromarcia da parte dell’Autorità nell’interesse dei diritti dei cittadini”.


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