Approvare al più presto nell’ordinamento italiano le nuove garanzie per i consumatori nei contratti a distanza, previste dalla direttiva europea sui diritti dei consumatori. E’ quanto chiede il Movimento Difesa del Cittadino in un Position Paper inviato alle Commissioni X di Camera e Senato che devono approvare il decreto legislativo dello scorso 5 dicembre che recepisce la direttiva europea 2011/83. MDC lancia anche l’allarme lobbisti di alcune grandi aziende in azione per affossare le nuove tutele. Secondo MDC, in prima linea tra le associazioni dei consumatori nel sostenere il recepimento della Consumer’s Rights Directive, non se ne può più di clausole vessatorie, contratti porta a porta truffaldini, firme  false e clamorose truffe di massa online. Introdurre queste nuove garanzie si rivela fondamentale non solo per garantire una tutela più incisiva dei consumatori ma anche  per il rilancio dell’attività delle PMI e della domanda nei nuovi mercati strategici come l’e-commerce cui gli Italiani si stanno avvicinando, pur tra mille cautele dovute alla carenza di garanzie.
“Ricordiamo – dichiara Francesco Luongo, vicepresidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) – che le norme contenute nel D.lgs in discussione si applicheranno anche ai contratti per la fornitura di acqua, gas, elettricità o teleriscaldamento, questo ci spinge a premere per una approvazione celere a tutto vantaggio dei consumatori, iniziativa peraltro non ben vista da molte aziende che con le loro proposte di emendamenti stanno spingendo per una attuazione più blanda della Direttiva  rispetto a quanto proposto dal Governo e previsto dall’Unione”.
L’Associaizone dei consumatori lancia anche l’allarme “lobbisti” di alcune grandi aziende già in azione per affossare quanto stabilito dall’Unione sui requisiti dei contratti a distanza e recepito dal Governo secondo cui: “Quando un contratto a distanza deve essere concluso per telefono, il professionista deve confermare l’offerta al consumatore, il quale è vincolato solo dopo aver firmato l’offerta o dopo averla accettata per iscritto. Dette conferme possono essere effettuate, se il consumatore acconsente, anche su un mezzo durevole e la relativa sottoscrizione e accettazione avviene in tal caso con  firma digitale o altro mezzo equivalente.” (Art 51 D.lgs-Art 8 comma 5 direttiva).
All’interno del documento MDC sottolinea inoltre la straordinaria importanza della misura che ripristina finalmente i pieni poteri dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato letteralmente espropriata dal precedente Governo dei propri poteri di intervento e tutela dei consumatori in molti settori. Come denunciato da MDC al Governo Letta si è trattato di un gravissimo vulnus ai consumatori italiani sopratutto nei settori delle telecomunicazioni e dell’energia elettrica, gas, assicurazioni e trasporti, che è costata una procedura d’infrazione all’Italia da parte della Commissione UE  che ha constatato l’assenza di una Autorità di difesa dei consumatori dalle pratiche commerciali scorrette.


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