Oltre alla speranza ci sono ripresa, cambiamento e benessere. Queste le prime quattro parole chiave che gli italiani associano al 2018: tira aria di novità e l’umore dei connazionali sembra volgere al meglio. Mentre infatti nel 2016 e nel 2017 la  “speranza” era stata la parola chiave con cui gli italiani avevano etichettato l’anno in arrivo, il 2018 nasce invece sotto il segno del “benessere”, termine più concreto su cui gli italiani sembrano concentrare le aspettative.A dirlo è il sondaggio di fine anno Coop-Nomisma e le previsioni sui consumi  del “Rapporto Coop” redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop.

Questo andamento positivo si riflette anche sui consumi e sulle previsioni di spesa dell’anno. Come rileva la Coop, “tutte le voci figurano al rialzo e sono soprattutto i segmenti dedicati al tempo libero, ai viaggi, al piacere personale a farla da padrone. Ritorna anche la vecchia passione degli italiani per la casa e dunque aumento di spesa per arredamento, ristrutturazioni, grandi elettrodomestici. Consapevolmente poi gli italiani mettono tra le voci di spesa in aumento anche bollette, utenze e servizi sanitari”. Fra le spese che gli italiani hanno in programma per il 2018, ai primi posti ci sono la tecnologia – smartphone, tablet e computer – seguita da arredamento e grandi elettrodomestici, ma anche dal progetto di ristrutturare casa.

Spiega ancora la Coop: “Già il 2017 d’altronde si era rivelato migliore rispetto alle attese sul versante consumi sfiorando l’1,5% , buoni dunque gli auspici anche per il 2018 grazie a un aumento del potere d’acquisto delle famiglie che dovrebbe raggiungere ritmi di crescita prossimi all’1%. Un bicchiere mezzo pieno che toccherà stando alle previsioni più i comparti dell’audiovisivo,  computer e accessori (+ 8,5% nel 2018), telefoni e equipaggiamento (+7,8%) e solo in parte l’alimentare (+ 2,1%)”.

Intanto il 2017 si è chiuso con un boom di vendite per Natale, con un +15,6% (iper + super dati Nielsen per Coop) rispetto alla stessa settimana di un anno fa. Quali gli acquisti principali? Più carne che pesce, molta gastronomia e formaggi con un Centro Sud che guida ancora la classifica degli acquisti (Campania in testa con un +16,2% seguita da Molise, Umbria, Puglia). In controtendenza ma giustificato dall’effetto Natale anche il dato di un +9,7% segnato dai settori no food, come giochi ed elettronica, tessile.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)