Connessione internet: lo stato in Italia tra digital divide e video on demand
Internet ormai si è guadagnato un ruolo da protagonista nella vita delle famiglie, anche se la rete italiana ancora non è ancora in grado di soddisfare la domanda di tutti i potenziali utenti. Se con gli ultimi lavori effettuati l’82% delle abitazioni è attualmente online, sono solo il 50% le famiglie italiane ad avere a disposizione un collegamento in banda larga. Solo il 50% degli italiani può scaricare contenuti in streaming.
Se dunque, secondo i dati resi noti dall’Auditel-Censis, solo la metà delle abitazione raggiunte da internet (ossia l’82% in Italia) possiede un collegamento a banda larga, cioè ADSL o Fibra, il rimanente 32% naviga a velocità ridotta, mentre il 18% (4,3 milioni di persone) è totalmente sprovvisto di Internet.
Ciò vuol dire che possono contare su streaming-video, e contenuti on demand, solo la metà degli italiani connessi in rete, mentre coloro che ancora navigano con una connessione tradizionale, non hanno accesso (o comunque non raggiungono una buona qualità di visione) ai nuovi servizi di intrattenimento online.
Per fortuna negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tipologie di connessione web che riescono a raggiungere anche quelle zone non coperte dalle tradizionali linee telefoniche offrendo dunque Internet senza canone, come nel caso della tecnologia LTE di Linkem.
Intanto cresce la richiesta dei contenuti video e della tv on demand, da scaricare o guardare in streaming, possibile solo tramite il collegamento Internet a larga banda.
Questo è ciò che si evince dal 15° rapporto sulla Comunicazione del Censis, presentato a Roma l’11 ottobre: i dati rivelano come la tivù tradizionale stia perdendo terreno (- 2,3%) rispetto alla televisione via Internet, che tra web tv e smart tv, fa registrare un aumento del 3,3% negli ultimi 12 mesi, mentre la mobile tv sale addirittura del 3,8%. In sintesi il dato rilevante di quest’anno è proprio l’incremento dei fruitori dei contenuti video digitali.
Infatti gli utenti della televisione on demand sono aumentati decisamente, con percentuali che vanno in media dall’11,1% al 17,9%, con punte fino al 30% nella fascia dei più giovani.
Tra i principali servizi di questo tipo troviamo Netflix, che con le sue serie televisive in alta definizione, occupa addirittura il 15% del traffico globale sulla rete. Questi sono i dati che risultano dalla ricerca effettuata dalla Sandvine, la società nata per gestire e monitorare l’andamento dei servizi su banda larga, che comunica altresì che la stessa piattaforma nelle ore serali in America arrivare a coprire il 40% dell’intero traffico internet del paese.
La banda larga va molto bene nel Nord Europa e in Asia. i dati forniti sono quelli della società di rilevamento Ookla, che dichiara che Singapore è il paese con maggior velocità di banda, seguito da Islanda, Hong Kong, e Corea del Sud, mentre la Romania si piazza al 5° posto. Indietro invece USA e Giappone, rispettivamente al 12° e al 14° posto. L’Italia purtroppo per la banda larga è ancora in 47° posizione, a causa di una serie di ritardi nell’avvio dei lavori. Va meglio la velocità di trasmissione su rete mobile per la quale si è piazzata in 35° posizione.30
Per fortuna le connessioni internet in Italia raggiungono sempre più persone e riducendo velocemente le varie differenze presenti, come quella tra chi può scaricare contenuti on demand e chi non riesce neanche a navigare.