Confcommercio: in quattro anni poveri raddoppiati
Il disagio sociale cresce ed è legato soprattutto alla forte disoccupazione. L’Italia è un paese nel quale la povertà è in drammatico aumento: dal 2008 al 2012 gli indigenti sono raddoppiati e le persone che vivono in famiglie assolutamente povere sono passate da 2,4 milioni a 4,8 milioni. In cinque anni si sono persi 1,2 milioni di posti di lavoro. Questa fotografia, l’ennesima che riflette le conseguenze della crisi, viene da Confcommercio che ha presentato il “Misery Index”. Si tratta di un indice sintetico di disagio sociale che somma tasso di disoccupazione e tasso di inflazione estesa.
“Il sistema – ha spiegato Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio – tiene conto della disoccupazione “estesa”, che comprende disoccupati, cassaintegrati e scoraggiati e la variazione dei prezzi dei beni e servizi acquistati in alta frequenza su base Istat“. Tra i due parametri il peso dell’inflazione in alta frequenza è diminuito: “oggi la quasi totalità del disagio sociale è imputabile alla disoccupazione“.
L’indice di Confcommercio calcola un’area di disagio, per quanto riguarda l’occupazione, che raggiunge i 4,3 milioni di persone, più che doppia rispetto ai 2 milioni del 2007. “A ottobre 2013 – ha spiegato Bella – i disoccupati erano 3 milioni e 189 mila a fronte degli 1,5 milioni del 2007. I cassaintegrati, considerando le unità di lavoro a zero ore, sono passati da 71 mila a 320 mila, mentre gli scoraggiati in senso stretto, ovvero coloro che hanno comunque cercato lavoro almeno tre mesi prima della rilevazione, sono passati da 386 mila a 776 mila. Il Misery index di Confcommercio – ha sottolineato Bella – ci dice che il disagio sociale è raddoppiato rispetto al 2007“. I poveri assoluti sono aumentati del 98,4% passando da 2,4 a 4,8 milioni.
La Confcommercio deve cominciare a calcolare quanti dalla povertà stanno passando alla miseria ai nostri governanti oramai non interessano più i poveri anche loro fra non molto dovranno ridursi lo stipendio e…magari ci potrebbe essere qualche suicidio anche fra di loro perché:come faranno a vivere se si riducono del 30% uno stipendio di 15-20mila euro al mese? Bèh cari politici fatevi un bell’aumento subito in modo tale che,un eventuale taglio non vi riduca alla DISPERAZIONE ….