Conto salato per Google che dovrà pagare 4,3 miliardi di euro di multa alla Commissione europea per aver abusato della posizione dominante del suo sistema operativo Android. L’estate sembra quindi non essere una buona stagione per il colosso informatico che già lo scorso anno si era trovato a dover saldare un’ammenda di 2,4 miliardi di euro per aver favorito il suo servizio di comparazione di prezzi Google Shopping a scapito degli altri competitor. Il sistema operativo di Google, nato 11 anni fa, detiene una quota di mercato del 14,1% ed è presente sull’85,9% degli smartphone del mondo.

Parte della sua forza, infatti, sta nella capacità di poter funzionare su più dispositivi mobili di differenti brand. Android è anche utilizzato in dispositivi di fascia media ed economica, scelta che ha spalancato le porte dei mercati emergenti e di un pubblico di utenti toccato solo in parte dalla concorrenza diretta.

La Commissione europea aveva formulato le sue accuse sul caso Android ad aprile 2016, dopo un’indagine che aveva dimostrato come l’azienda obblighi i produttori di smartphone e tablet a pre-installare Play Store (l’app store di Google), il quale può essere scaricato solo attraverso Google Search, il quale a sua volta può essere trovato solo con Google Chrome. In pratica, con questo schema, Google si assicura che le due app siano pre-installate sulla maggioranza dei dispositivi venduti in Europa, visto che l’80% dei devices venduti usa Android. Un modo per consolidare e mantenere la sua posizione dominante.

 

Notizia pubblicata il 18/07/2018 ore 17.08


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)