Commissione Ue: “In vacanza con i nuovi diritti digitali”
Abolizione delle tariffe di roaming. Possibilità di portare in viaggio il proprio abbonamento online a tv, sport, musica o e-book senza costi aggiuntivi. Senza contare le nuove norme in materia di protezione dei dati personali. Questi gli esempi di “nuovi diritti digitali” che si potranno “portare in vacanza” quest’anno, ricordati nei giorni scorsi dalla Commissione europea. Per il futuro del mercato unico digitale, sono previsti nuovi diritti: da dicembre, ad esempio, i consumatori potranno fare acquisti online senza discriminazioni ingiustificate (ad esempio, senza essere reindirizzati su siti diversi quando sono di un altro paese).
“Quest’estate i cittadini europei potranno beneficiare di più diritti digitali di quanti non ne abbiamo mai avuti – afferma in una nota la Commissione europea – Dopo l’abolizione, l’anno scorso, delle tariffe di roaming in tutta l’Unione europea chi viaggia può ora portare con sé i propri abbonamenti online a TV, film, sport, musica o e-book senza costi aggiuntivi. Chiunque nell’UE può inoltre beneficiare di nuove norme all’avanguardia in materia di protezione dei dati che garantiscono agli europei un migliore controllo sui propri dati personali”. Ha detto il vicepresidente della Commissione, responsabile per il mercato unico digitale, Andrus Ansip: “Gli europei iniziano già a percepire i vantaggi del mercato unico digitale. Quest’estate sarà possibile portare in viaggio con sé i propri programmi TV ed eventi sportivi preferiti, a prescindere dalla propria destinazione nell’UE. Entro la fine dell’anno sarà anche possibile acquistare biglietti per festival o noleggiare auto online in tutta l’UE senza incorrere nel blocco geografico o essere reindirizzati su un altro sito.”
Aggiunge Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere: “Il mondo digitale offre opportunità enormi ma crea anche difficoltà; ad esempio, i nostri dati personali sono una risorsa utile per molte aziende. Con le moderne norme in materia di protezione dei dati che abbiamo adottato gli europei hanno ottenuto il controllo sui loro dati quando fanno acquisti o prenotano vacanze online o semplicemente navigano in Internet.”
I diritti digitali sono già utilizzati nel quotidiano, ricorda la Commissione. Si parte ad esempio con l’abolizione delle tariffe di roaming: già dallo scorso anno (giugno 2017) i cittadini possono utilizzare il proprio cellulare mentre viaggiano nell’UE esattamente come farebbero a casa propria, senza costi aggiuntivi. Da quando l’UE ha abolito le tariffe di roaming il consumo di traffico dati è più che quintuplicato e le chiamate sono aumentate di due volte e mezza nell’UE e nello Spazio economico europeo.
Da aprile di quest’anno, poi, si può viaggiare in Europa, in vacanza o per lavoro, portandosi dietro l’abbonamento a Netliflix e ai contenuti online cui si è abbonati, come film, musica, serie televisive, e-book, giochi e sport. Quando si recano temporaneamente in altri paesi europei, i consumatori possono accedere ai servizi di contenuti online cui si sono abbonati nel loro paese d’origine, tra cui film, serie e trasmissioni sportive.
Ci sono poi, ricorda la Commissione, le nuove norme in materia di protezione dei dati, in vigore nell’UE dal 25 maggio 2018. “Gli europei possono trasferire tranquillamente dati personali tra fornitori di servizi quali il cloud o l’e-mail; tutti hanno ora il diritto di sapere se i loro dati sono stati divulgati o sono stati oggetto di pirateria, o in che modo i loro dati personali vengono raccolti. Inoltre, con il “diritto all’oblio” i dati personali devono essere cancellati su richiesta se un’azienda non ha motivi legittimi per conservarli”.
Diversi i passaggi che si delineano per il futuro. Da settembre, ricorda la Commissione, “gli europei vedranno sempre più riconosciuto il diritto di utilizzare la propria identificazione elettronica nazionale (eID) in tutta l’UE per accedere ai servizi pubblici”. Mentre “a partire dal 3 dicembre, ovunque si trovino nell’UE, gli europei potranno fare acquisti online senza discriminazioni ingiustificate e non dovranno più preoccuparsi del fatto che un sito web li blocchi o li reindirizzi su un altro sito solo perché sono di un altro paese (o lo è la loro carta di credito)”.