Tra marzo e aprile aumentano le esportazioni (+2,7%) e le importazioni (+3,9%) determinando così un surplus commerciale pari a 4,5 miliardi di euro (+3,5 dei quali nel solo mese di aprile), mentre da inizio 2016 ad aprile l’avanzo commerciale si attesta a +13,6 miliardi. I dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica evidenziano che la crescita dell’export è sostenuta da entrambe le principali aree di sbocco, con un incremento più accentuato verso i mercati extra Ue (+3,9%). Tutti i principali raggruppamenti di beni sono in aumento, a eccezione dei prodotti energetici (-3,5%), come testimonia il dato relativo alle vendite di prodotti petroliferi raffinati (-29,7%) che registra un forte calo.
Il confronto con il mese di aprile del 2015 mostra tuttavia un segno negativo: “La flessione tendenziale dell’export (-1,0%) è da ascrivere esclusivamente all’area extra Ue (-3,6%). La variazione tendenziale grezza al netto della correzione per giorni lavorativi (20 ad aprile 2016 contro i 21 di aprile 2015) è positiva (+1,2%). Le vendite di prodotti petroliferi raffinati (-29,7%), sono in forte calo, mentre le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+15,6%) contrastano la diminuzione tendenziale dell’export”.
A livello geografico, le esportazioni verso Germania (+3,4%) e Spagna (+5,2%) registrano una crescita tendenziale superiore a quella della media Ue (+1,2%).
Negativo anche il flusso di importazioni, che segna un calo tendenziale (-4,3%) “determinato esclusivamente dall’area extra Ue (-13,0%) e dagli acquisti di prodotti energetici (-39,7%) e di prodotti intermedi (-5,9%)”.


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