caramello

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stabilito che l’esposizione dei consumatori ai coloranti caramello è inferiore alle stime fatte in precedenza. Nei giorni scorsi l’Autorità ha infatti rivisto la propria stima dell’esposizione dei consumatori a tre coloranti caramello (E 150a, E 150c, E 150d), utilizzati in alimenti e bevande. Sulla scorta di nuovi dati sui livelli dei tre coloranti caramello utilizzati in alimenti e bevande e di nuovi dati sul consumo, l’Efsa ha concluso che l’esposizione dei consumatori a questi coloranti è notevolmente inferiore a quella espressa nel parere scientifico del 2011. Tuttavia, per bambini nella prima infanzia e adulti con livelli di assunzione molto elevati, l’esposizione potrebbe superare le DGA per il caramello E 150c. Per quest’ultimo, le principali fonti di esposizione sono i prodotti da forno per i bambini e le bevande alcoliche per gli adulti.
Tocca dunque una nuova tappa la vicenda delle valutazioni scientifiche sul colorante caramello. Si tratta di coloranti aggiunti agli alimenti e utilizzati in bevande aromatizzate analcoliche, dolci, minestre, condimenti, bevande alcoliche quali birra, sidro e whisky. Sono in genere suddivisi in quattro classi e noti con i loro numeri (E150a, E150b, E150c ed E150d) e proprio un anno fa l’Autorità aveva rivisto la sicurezza di tali coloranti riducendo il consumo giornaliero accettabile – quello che definisce la quantità di una sostanza che le persone possono consumare quotidianamente nell’arco della vita senza rischi apprezzabili per la salute – per il colorante E150c.
Nel parere del 2011 il gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e le fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti dell’EFSA aveva eseguito una nuova valutazione completa della sicurezza di questi tre coloranti, più un altro (E 150b), fissando le DGA (dose giornaliera ammissibile) per il loro impiego negli alimenti e stabilendo una DGA globale di 300 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (mg/kg di peso corporeo/die) per l’esposizione combinata a tutti e quattro i coloranti caramello (con una DGA limitativa di 100 mg/kg di peso corporeo/die per l’E 150c nell’ambito della DGA globale).
Le conclusioni del parere del 2011 affermavano la possibilità che l’uso di coloranti caramello negli alimenti potesse portare a esposizioni superiori alle dose giornaliere ammissibili. Nel nuovo parere, invece, l’Efsa ha perfezionato la stima sulla probabile esposizione ai coloranti caramello negli alimenti considerandola inferiore a quanto precedentemente stabilito. Come informa l’Autorità, “le stime dell’esposizione dei consumatori ai tre coloranti caramello attraverso la dieta, individualmente, sono notevolmente inferiori a quelle contenute nella valutazione dell’esposizione precedente e, fatta eccezione per l’E 150c per i bambini nella prima infanzia e gli adulti con elevati livelli di consumo, non superano più le DGA. Le stime dell’esposizione combinata dei quattro coloranti caramello non superano la DGA globale di 300 mg/kg di peso corporeo/die per alcun gruppo di popolazione”.


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1 thought on “Coloranti caramello, Efsa rivede stime: esposizione dei consumatori è inferiore

  1. L’articolo: “Coloranti caramello, Efsa rivede stime: esposizione dei consumatori è inferiore”, è interessante, utile e dettagliato.
    Sarebbe stato opportuno, però, indicare anche il tipo di danno che l’organismo umano subisce quando vengono superate le dosi giornaliere di caramello assunte. Che ne pensate?
    Cordialità

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