Codacons, ombrelloni e lettini da record: fino a 700 euro al giorno per il relax estivo (Foto Pixabay)

La stagione estiva 2024 è appena iniziata ma i prezzi per affittare ombrelloni e lettini lungo le coste italiane stanno già facendo parlare di sé. Un’indagine del Codacons rivela infatti che i costi per usufruire dei servizi balneari possono arrivare fino a 700 euro al giorno, con aumenti che vanno dal 3% al 5% rispetto all’anno scorso.

La mappa dei prezzi

L’indagine del Codacons ha messo in luce significative differenze territoriali nei prezzi degli stabilimenti balneari. In un lido standard, il costo medio per un ombrellone e due lettini durante il fine settimana varia tra i 32 e i 35 euro al giorno. Tuttavia, alcune località registrano prezzi molto più alti, ad esempio, Sabaudia fino a 45 euro al giorno, Gallipoli fino a 90 euro al giorno, e alcuni lidi in Sardegna arrivano addirittura fino a 120 euro al giorno.

Le cifre diventano ancora più impressionanti se si guarda alle spiagge di lusso. Il “Cinque Vele Beach Club” di Marina di Pescoluse, in Salento (Le), offre ad esempio un gazebo con delle sedute in prima fila nell’area “exclusive” per 696 euro al giorno, stesso prezzo dello scorso anno.

Il lusso che costa: le azioni del Codacons

Restando in tema, alcuni stabilimenti più costosi includono capanne o tende in prima fila fino a 515 euro al giorno nel caso dell’Hotel Excelsior del lido di Venezia, oppure dell’Augustus Hotel di Forte dei Marmi per 500 euro. Leggermente più “accessibile” un iconic beach bed al Nikki Beach in Costa Smeralda per 270 euro, sebbene, con una consumazione minima di 270 euro ecco che si raggiungono anche in questo caso i 500 euro al giorno.

In risposta a questi spropositati aumenti, e alla recente decisione del Consiglio di Stato sulle proroghe delle concessioni balneari, il Codacons ha avviato una nuova iniziativa legale. L’associazione ha diffidato le Capitanerie di porto di tutta Italia, chiedendo sanzioni contro l’utilizzo di concessioni balneari prorogate in maniera illegittima. Secondo il Codacons, le proroghe delle concessioni dovrebbero essere considerate invalide, e quindi le spiagge, essendo parte del patrimonio dello Stato, dovrebbero essere accessibili liberamente ai cittadini.

“Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, le proroghe delle concessioni balneari agli stabilimenti sono da considerarsi invalide. Pertanto, le spiagge italiane, in assenza di valide concessioni, appartengono al patrimonio dello Stato e possono essere utilizzate da tutti i cittadini liberamente”, afferma il Codacons. L’associazione ritiene che i cittadini possano legittimamente usufruire delle spiagge come libere, portando con sé ombrelloni e lettini anche nelle aree gestite dagli stabilimenti con concessioni scadute.

Mentre i costi dei servizi balneari in Italia continuano a salire, con picchi che raggiungono cifre impressionanti per chi desidera godere di un’esperienza di lusso in riva al mare, il Codacons continua la sua battaglia legale per garantire il libero accesso alle spiagge, promettendo di vigilare sulle concessioni balneari difendendo i diritti dei cittadini. L’estate 2024 si prospetta quindi non solo calda, ma anche ricca di polemiche e di battaglie legali sul fronte dei servizi balneari.


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