
Cibi light o proteici, Federconsumatori: costano dal 45% al 164% in più rispetto alla versione classica (Foto di Aline Ponce da Pixabay)
Cibi light e proteici, Federconsumatori: costano dal 45% al 164% in più rispetto alla versione classica
I cibi light o proteici costano di più della versione “classica”. Di quanto? Un monitoraggio di Federconsumatori fa il punto sui costi degli alimenti “dietetici”
Cibi light o proteici, una cosa è certa: costano di più della versione “classica”. In una percentuale che può arrivare anche alla tripla cifra. Per dire: uno yogurt light costa il 12% in più e uno proteico il 30% in più. La pasta proteica può superare i 14 euro al kg con un aumento del 364% rispetto alla versione normale. I biscotti light arrivano a costare il 58% dei classici, quelli proteici il 242% in più. Le barrette light hanno un prezzo del 55% superiore a quelle classiche, le barrette proteiche sono più care dell’84%.
Sono alcuni dei dati del confronto fatto da Federconsumatori in un monitoraggio che ha preso in esame i prezzi degli alimenti presentati come light, dietetici o proteici.

Cibi light e proteici, occhio al prezzo
Il punto di partenza dell’associazione è quello del “proposito della dieta” che accompagna a volte la fine delle vacanze, tempo anche di qualche eccesso a tavola. Che poi questi alimenti siano davvero utili a un regime nutrizionale corretto, è un altro discorso e va rimesso agli specialisti. La dieta, o meglio il corretto regime alimentare, o un regime alimentare che serva a rimettersi in forma e a stare bene, richiede la presenza di professionisti che sappiano consigliare programmi alimentari salutari ed efficaci.
Federconsumatori spiega che “anche la scelta di mettersi in forma ha i suoi costi, a partire dalle visite specialistiche”. L’associazione stima che per un nutrizionista il costo della prima visita sia di 97 euro mentre servono 50 euro per i controlli. Per un dietologo, invece, la prima vista richiede 155 euro e i controlli 65 euro.
Queste le stime di Federconsumatori, che ha monitorato anche i prezzi dei prodotti light e di quelli proteici, rilevando costi estremamente elevati (vedi tabella).
“Mediamente, su un paniere di 20 prodotti, la versione light costa il 45% in più rispetto alla versione ordinaria, i prodotti proteici costano, invece, il 164% in più rispetto alla versione normale – spiega Federconsumatori – Prezzi che riguardano prodotti che si stanno affacciando sempre più al largo consumo e che, non sempre, trovano motivazioni realistiche per un divario così elevato rispetto alla versione “classica”. Spesso questi prodotti sono confezionati in formati più piccoli, per rendere più accessibile l’acquisto e meno evidente il divario, ma rapportando i prezzi alle medesime quantità la differenza appare evidente”.
