Cenone di Natale e Capodanno, i costi vanno su (Foto Pixabay)

Costi dei menu al rialzo per il cenone di Natale e per quello di Capodanno. Intorno alla tavola di casa imbandita i consumatori devono mettere in conto un costo del menu che aumenta in media del 6% per il cenone di Natale e del 9% per quello di Capodanno. Anche chi non prenoterà fuori casa almeno uno fra i pasti di Natale e Capodanno (opzione scelta da circa un terzo degli italiani, mentre cresce la tendenza a ordinare piatti preparati dal catering) si deve preparare a sborsare un budget di tutto rispetto se vuole imbandire la tavola di tutto punto, con i piatti della tradizione, dall’antipasto al dolce alle varie golosità alimentari.

 

Fonte: Federconsumatori
Fonte: Federconsumatori

Menu, i costi dei cenoni

Federconsumatori ha messo a confronto i costi che le famiglie sosterranno per organizzare le cene della Vigilia di Natale e di Capodanno, prendendo in considerazione due tipologie di menu, una standard e una più economica, per la cena del 24 dicembre e per quella di Capodanno.

Cosa emerge?

“La spesa media per il menu “classico” della cena di Natale – spiega Federconsumatori – sarà di 44,35 euro a persona, con un incremento del +6% rispetto allo scorso anno, mentre per il menu low cost la cifra si attesterà a quota 25,81 euro a persona (circa il 42% in meno rispetto al menu classico), con un aumento del +7% rispetto al 2023”.

Certamente il menu messo sul piatto da Federconsumatori è di tutto rispetto. L’associazione stima un costo complessivo di 266 euro per una cena di sei persone con tutte le prelibatezze e senza farsi mancare nulla: insalata di mare, zuppa di pesce, spigola, frutta e frutta secca, vino, spumante e panettone. Per un menu un po’ più economico, le stesse sei persone spenderanno circa 154 euro mettendo in tavola qualche prodotto ittico surgelato, trota, vino e spumanti a costo inferiore.

Per quanto riguarda invece il cenone di Capodanno, prosegue Federconsumatori, il menu classico costerà 56,70 euro a persona (+9% rispetto al 2023). L’opzione più economica, invece, implicherà una spesa inferiore del 43% di circa 32 euro a persona (comunque in crescita del +4% rispetto al 2023).

Gli aumenti più significativi riguardano il pesce, la frutta e i dolci. I rincari incideranno anche sulla composizione del menu, che in molti rivedranno alla luce del budget ridotto.

Risparmiare si può se si interviene sulla quantità e si fa attenzione non solo alle promozioni ma soprattutto agli sprechi. Federconsumatori ricorda allora che, oltre a controllare etichette, date di scadenza e origine dei prodotti, è necessario fare attenzione alla quantità.

“In questi anni le famiglie hanno dimostrato una crescente attenzione alla riduzione degli sprechi alimentari, ma riteniamo comunque utile ribadire alcuni consigli in proposito – conclude Federconsumatori – Stilare un menu dettagliato, in base al quale acquistare solo ciò che è veramente necessario; preferire la qualità alla quantità; congelare o riutilizzare gli avanzi per la preparazione di altre portate (ormai sul web spopolano le ricette di pietanze gustose realizzate con gli “avanzi” del cenone)”.


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