Cassa Risparmio Bolzano, sanzioni dalla Consob
Evitato un nuovo caso di risparmio tradito? Per il momento pare di sì. La Consob è intervenuta per fermare le condotte illecite della Cassa di Risparmio di Bolzano ed ha sanzionato 21 dipendenti e dirigenti dell’istituto. Il Centro Tutela Consumatori Utenti denuncia le scorrettezze della banca da oltre due anni, puntando il dito contro le modalità di vendita di prodotti finanziari, come il Fondo Dolomit, le azioni e le obbligazioni della Cassa stessa. Dopo qualche ispezione, la Consob conferma: la Cassa ha privilegiato la vendita dei propri prodotti finanziari, prescindendo dall’interesse dei clienti.
Nel provvedimento del 22 gennaio scorso, l’Autorità definisce le condotte della Cassa “illecite e di non lieve gravità”, essendosi sostanziate nella diffusa e sistematica violazione delle regole di condotta poste a tutela della clientela nella profilatura dei titoli di propria emissione. Tale comportamento illecito della Cassa ha comportato la concentrazione nei portafogli dei clienti in obbligazioni della stessa Cassa in misura pari al 39,4%, a fronte del 4,7% in obbligazioni di terzi, ed in azioni proprie pari al 23,6%, a fronte del 3,3% in azioni di terzi, sacrificando con ciò la diversificazione degli investimenti ed aumentando per i risparmiatori il rischio di concentrazione. In poche parole la Cassa ha privilegiato la vendita dei propri prodotti finanziari, prescindendo dall’interesse dei clienti ad acquisire prodotti adeguati al proprio profilo di rischio effettivo ed ai propri obiettivi economici.
“Il CTCU controllerà attentamente se verso i dirigenti e membri degli organi societari di allora verrà avviata un’azione di responsabilità – commenta il direttore del CTCU Walther Andreaus – Nel caso in cui le sanzioni venissero confermate, e i responsabili delle gravi mancanze non vengano rimossi dai loro incarico, in paventato “nuovo corso” sarà carta straccia. Le sanzioni comminate sono inadeguate vista anche la gravità delle violazioni contestate” denuncia Andreaus che sottolinea come il CTCU abbia denunciato da tempo il massiccio collocamento delle azioni presso i risparmiatori, avvenuto in occasione degli aumenti di capitale del 2008 e del 2012.” In occasione di tali collocamenti si è denunciata una procedura irregolare e fortemente violatrice della normativa di riferimento per i prodotti finanziari” precisa il direttore del CTCU.
Il CTCU ha inviato reclami, assieme a centinaia di risparmiatori, con la richiesta anche della documentazione bancaria, al fine di portare in giudizio la Cassa per i gravi danni causati agli azionisti che si sono visti deprezzare il valore delle azioni sino al 65%. I risparmiatori possono rivolgersi agli uffici per fissare un appuntamento.