Casa del Consumatore e Assoutenti: “Basta costi di disattivazione”
Basta con i costi di disattivazione che frenano la concorrenza nel settore della telefonia: balzelli ormai anacronistici, che in alcuni casi arrivano a superare i cento euro e che frenano il passaggio ad altri operatori anche se propongono prezzi migliori. Contro tali costi applicati dalle compagnie telefoniche nei casi di chiusura del contratto o cambiamento di operatore si mobilitano Casa del Consumatore e Assoutenti, che domani scenderanno in piazza per una campagna di raccolta firme.
L’iniziativa è stata lanciata lo scorso 2 dicembre dalla Casa del Consumatore per fare pressione perché nella prossima legge sulla concorrenza venga introdotto il divieto assoluto per tutti gli operatori telefonici di addebitare ai clienti qualunque somma a qualunque titolo in caso di chiusura del contratto. Alla campagna si è unita Assoutenti: insieme le due associazioni serrano le fila e organizzano una giornata di mobilitazione condivisa. Ad oggi sono state raccolte oltre 2.000 adesioni e domani i cittadini che vorranno far sentire la propria voce contro i colossi della telefonia, potranno raggiungere le sedi e i banchetti allestiti dalle due associazioni nelle diverse città e piazze italiane, firmando l’apposito modulo. L’obiettivo è fare pressione su Parlamento, Governo e Autorità della Concorrenza e delle Telecomunicazioni per questa abolizione.
“La concorrenza in un mercato davvero libero si realizza solo se non ci sono barriere per i consumatori nel passaggio da un operatore all’altro: nel mercato dell’elettricità e del gas chiunque può cambiare fornitore senza dover pagare nulla – spiegano le due associazioni – Nella telefonia siamo invece ancora schiavi dei cosiddetti “costi di disattivazione”, un odioso ed anacronistico balzello che le compagnie telefoniche regolarmente addebitano ai clienti che perdono. Si tratta di un costo ingiustificato e non più tollerabile dalle famiglie e imprese italiane, che di fatto frena il passaggio da un operatore all’altro, perché questi presunti (e mai documentati) “costi” sono talmente elevati (in molti casi superano addirittura i cento euro) da rendere svantaggioso il cambio di operatore telefonico, anche se fa prezzi migliori. È ora di dire basta a queste penali mascherate da costi, ingiusti e anticoncorrenziali”.
Per aderire alla raccolta di firme i cittadini potranno recarsi domani, dalle ore 10.00 alle ore 15.00 presso le sedi di Casa del Consumatore (l’elenco completo è disponibile all’indirizzo www.casadelconsumatore.it/sedi